• Mondo
  • Lunedì 21 maggio 2012

Perché si spara a Beirut

Ieri notte in Libano una persona è morta e 15 sono rimaste ferite in scontri tra fazioni opposte, e c'entra la situazione in Siria

A hooded man flashes the V-sign for victory during overnight clashes in Beirut on May 21, 2012. Street battles in the Lebanese capital erupted between groups for and against Syrian President Bashar al-Assad's embattled regime leaving left two people dead and 18 others wounded. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read -/AFP/GettyImages)
A hooded man flashes the V-sign for victory during overnight clashes in Beirut on May 21, 2012. Street battles in the Lebanese capital erupted between groups for and against Syrian President Bashar al-Assad's embattled regime leaving left two people dead and 18 others wounded. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read -/AFP/GettyImages)

Ieri a Beirut, la capitale del Libano, ci sono stati violenti scontri che sono durati tutta la notte e che hanno visto affrontarsi sostenitori e oppositori del regime siriano di Bashar al-Assad. Secondo l’Associated Press due persone sono morte e 15 sono rimaste ferite. La Siria ha avuto a lungo una presenza militare in Libano ed esercita da anni una grande influenza nel paese, tanto che partiti e uomini politici sono soliti definire se stessi come filo-Siria o anti-Siria.

Gli scontri si sono concentrati nella zona di Tarik el-Jdideh, un quartiere a maggioranza sunnita nella zona ovest di Beirut, e hanno avuto come protagonisti gruppi di sostenitori del movimento sunnita “Futuro”, che si oppone al regime siriano di Assad e che è stato fondato dall’ex primo ministro e miliardario libanese Rachid Hariri, ucciso in un attentato nel 2005. I sostenitori di Futuro hanno preso di mira un partito sostenitore del regime siriano, alleato con il gruppo fondamentalista di Hezbollah, la cui sede è stata assaltata nella notte a colpi di arma da fuoco, bombe a mano e razzi, ed è stata semidistrutta.

La causa delle violenze, secondo quanto afferma il quotidiano libanese di lingua francese, L’Orient-Le Jour, è stata l’uccisione dello sceicco sunnita Ahmad Abdel Wahed avvenuta ieri mattina nel nord del Libano. Le circostanze della morte non sono chiare, anche se Agence France Presse dice che l’auto su cui viaggiava lo sceicco sarebbe stata colpita dall’esercito libanese perché non aveva rispettato l’ordine di fermarsi a un posto di blocco. Lo sceicco Ahmad Abdel Wahed era noto per essere un oppositore del regime di Assad e per aver sostenuto la rivolta in Siria. Secondo Saad Hariri, primo ministro libanese dal 2009 al 2011 e oggi leader del movimento Futuro, l’omicidio dello sceicco è stato ordito dal regime siriano per colpire la sua fazione avversaria e generare una situazione di instabilità nel paese.

Gli scontri di ieri sono i più gravi dal 2008, quando a Beirut erano morte più di 100 persone in una settimana negli scontri tra i militanti del movimento Futuro e quelli di Hezbollah. Negli ultimi 10 giorni, scrive L’Orient-Le Jour,  ci sono stati almeno 10 morti in seguito agli scontri tra fazioni opposte.

foto: -/AFP/GettyImages