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  • Mercoledì 3 ottobre 2012

Le regioni spagnole hanno firmato l’accordo sui tagli di Rajoy

Anche la Catalogna: e questo dà un po' di respiro al piano del governo per ristrutturare il settore bancario e ridare fiducia agli investitori

Le 17 comunità autonome della Spagna hanno sottoscritto il nuovo duro e discusso piano economico del governo centrale di Mariano Rajoy, adottato per affrontare la crisi economica e per dare un chiaro segnale agli investitori, preoccupati dalle condizioni precarie dei conti pubblici del paese. Dopo un incontro con diversi rappresentati delle regioni avvenuto ieri a Madrid, il primo ministro ha spiegato che la Spagna ha iniziato a dare “il giusto messaggio” agli investitori e agli altri stati dell’Unione Europea. Rajoy ha anche ringraziato le comunità autonome per aver evitato un confronto diretto e logorante con il governo, che avrebbe prolungato i tempi per l’approvazione delle nuove misure economiche e finanziarie.

Nei giorni scorsi i piani del governo centrale erano stati duramente criticati da alcuni esponenti regionali e nel paese erano state organizzate manifestazioni di protesta, in alcuni casi degenerate in violenze tra manifestanti e forze dell’ordine. L’accordo è stato sottoscritto anche dalla Catalogna, la cui amministrazione nelle ultime settimane era stata molto critica nei confronti di Rajoy e aveva chiesto agevolazioni fiscali. Artur Mas, il rappresentante della comunità autonoma della Catalogna, ha lasciato ieri Madrid senza rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale e quindi senza tornare sul tema ricorrente dell’indipendenza richiesta dalla Catalogna.

La nuova manovra economica in Spagna si è resa necessaria per avviare il risanamento dei conti pubblici e ristrutturare il settore bancario, specialmente in seguito alla fine della bolla speculativa legata al mercato immobiliare. Il governo di Rajoy ha già ottenuto dall’Unione Europea 100 miliardi di euro per mettere al sicuro le proprie banche. Al paese potrebbe forse bastare un prestito da 40 miliardi di euro. I governi delle comunità autonome faticano, però, a rispettare i limiti al deficit imposti dal governo centrale per quest’anno. Alcune amministrazioni locali sono rimaste senza denaro e hanno dovuto far ricorso al fondo di aiuti da 18 miliardi di euro stanziato dal governo centrale. Solo la Catalogna ha fatto richiesta per circa 5 miliardi di euro, altre quattro regioni ne hanno chiesti nel complesso altri 10.