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  • Martedì 25 settembre 2012

Ultime da Madrid

Le foto delle cariche della polizia sui manifestanti, ieri sera: ci sono 35 arrestati e più di 60 feriti, alle 17.30 sono previsti altri due cortei verso il Parlamento

(PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages)

(PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages)

Aggiornamento del 26 settembre, 13.30. Cristina Cifuentes, il delegato del governo a Madrid, ha difeso e appoggiato il modo in cui si è comportata la polizia con i manifestanti negli scontri di ieri sera vicino alla sede del Parlamento spagnolo. Il ministero degli Interni ha condannato il comportamento dei manifestanti, definendolo di «estrema violenza». I partiti di sinistra, all’opposizione, hanno invece denunciato il comportamento dei poliziotti, definendolo «sproporzionato ed eccessivo». Alfredo Pérez Rubalcaba, il leader del Partito Socialista (PSOE), ha accusato il primo ministro Mariano Rajoy di «aver abbandonato il Congresso» e alcuni esponenti della Sinistra Unita (IU) hanno sostenuto che alcuni agenti della polizia in borghese si sono mischiati tra i manifestanti e hanno provocato volontariamente alcuni incidenti, per screditare la manifestazione. Dei 64 feriti, 27 sono poliziotti. Gli arrestati sono 35, secondo l’ultimo bollettino reso pubblico dalla polizia. Alle 17.30 sono previsti due nuovi cortei diretti verso la sede del Congresso.

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Ieri sera a Madrid ci sono stati degli scontri tra la polizia e i manifestanti – eredi delle proteste dei cosiddetti “indignados” dell’anno scorso – che protestavano contro il governo e le politiche di austerità. La polizia ha caricato i manifestanti con manganelli e sparando proiettili di gomma mentre questi, dopo essersi riuniti nel pomeriggio in Plaza del Neptuno, si dirigevano verso il Parlamento e tentavano di forzare i blocchi posti dalle forze dell’ordine.

El País scrive che seimila persone hanno partecipato alla manifestazione, molti provenienti da altre regioni del paese. Tom Burridge, inviato a Madrid per BBC, racconta che “non è stata la più affollata manifestazione di questi mesi in Spagna ma sicuramente una delle più tese” e che “la mano pesante usata dalla polizia spagnola, quasi per nulla provocata, probabilmente mostra il livello di preoccupazione delle autorità”. Secondo El País 28 persone sono state arrestate, più di 60 sono rimaste ferite negli scontri. Uno dei feriti è in gravi condizioni. La manifestazione si è sciolta quando tutti i parlamentari hanno lasciato l’edificio, ma molte persone si sono date appuntamento di nuovo questa sera alle 19 in Plaza del Neptuno.

La protesta era motivata dall’imminente presentazione, da parte del governo Rajoy, della manovra finanziaria in vista del prossimo anno. Stando alle anticipazioni fornite dalla stampa e a quanto ampiamente previsto da economisti e osservatori internazionali, anche questa manovra sarà incentrata principalmente sull’equilibrio dei conti e punterà a ridurre il deficit tagliando la spesa pubblica. La Spagna è in recessione per la seconda volta negli ultimi tre anni e il suo tasso di disoccupazione è vicino al 25 per cento.

A nove mesi dal suo insediamento, il governo Rajoy deve fare i conti con i tassi di interesse sempre più alti che è costretta a offrire sul mercato per prendere soldi in prestito, e con le voci sempre più insistenti sulla necessità di ottenere un prestito internazionale da aggiungere ai 100 miliardi di euro già ricevuti per il sistema bancario. La gran parte degli analisti concorda comunque che se Rajoy alla fine chiederà un bailout, questo non avverrà comunque prima del voto in Galizia, la sua regione, alla fine di ottobre.