settimana enigmistica
Piccola guida per solutori di rebus che non ne sanno ancora niente
Le regole fondamentali da conoscere per provare a risolvere i giochi enigmistici composti da lettere e immagini

I rebus, per solutori abili ma anche inabili
«È già raro trovare qualcuno che li sappia risolvere, o almeno ci provi; figuriamoci qualcuno che se li inventa. Io sono cascato nella tana del Bianconiglio ancora adolescente, nei tempi in cui connettersi a internet implicava rendere inutilizzabile il telefono di casa»

Breve storia delle parole crociate
Nacquero negli Stati Uniti a inizio Novecento ed ebbero da subito un gran successo, ma in Italia c'era stato anche qualche esperimento antecedente

La Settimana Enigmistica raccontata a fumetti
Un po' di tavole di "more FUN", il graphic novel di Paolo Bacilieri sulla storia dei cruciverba in Italia e Francia

Forse non tutti sanno che…
Storie, voci, date e persone legate al «periodico che vanta innumerevoli tentativi di imitazione», uscito per la prima volta nel gennaio del 1932: la Settimana Enigmistica

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Borges come si vorrebbe che fosse
«Resta un destino curioso, quello di Borges, nato come scrittore per scrittori, coltissimo, ostico ed elitario, e finito poi sulla bocca di tutti, come i biglietti dei Baci Perugina, seppur tramite attribuzioni inventate e riletture altrui»

Numeri perfetti, amicabili e sociali
I numeri perfetti hanno affascinato matematici e non fin dal tempo degli antichi greci, e ancora oggi ci sono computer che vanno alla caccia di nuovi esemplari. Ma ci si può anche accontentare di meno.

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Perché andiamo al mare?
«Sarebbe bello che qualcuno creasse un museo della balnearità. Nel mio piccolo ho registrato la risacca delle spiagge in Liguria dove ho passato le mie ultime estati. Potrebbero sembrare suoni tutti uguali, ma in ognuno risuona un momento irripetibile».

Un mese senza internet e il mio metabolismo è rallentato
Dal 31 luglio al 6 settembre ho scelto di disconnettermi da internet e vedere cosa sarebbe successo. Ho preso il borsone e come ogni anno mi sono trasferito nella casa al mare. [Continua]

La carta igienica di mia zia
«Infilzati di fianco alla “corda” del water in un aguzzo gancio da macellaio, i foglietti servivano per quello che ci si immagina data la posizione sulla parete. Ma a mia zia l’idea di evitare disboscamenti planetari non passava “neanche per l’anticamera del cervello”, come si dice. Le interessava solo non sprecare».

“Ciao”, il nuovo libro di Walter Veltroni
Racconta l’incontro impossibile con il padre, morto quando lui aveva solo un anno

Contro il concorsone, difendendolo (o viceversa)
