renzo arbore
I personaggi di Marenco
Che oggi compie 80 anni, dopo una carriera di invenzioni memorabili nei programmi di Renzo Arbore

Il grande libro del rock (e non solo) – 18 marzo
Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto

La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio – Episodio 5
Quinta parte del libro di Enrico Brizzi: conoscere qualcuno che è andato in tv, violenza made in Japan e videoregistratori

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Le foto più belle della Festa del Cinema di Roma
È finita ieri: sono passati di lì Tom Hanks, Meryl Streep, Juliette Binoche, Jovanotti, Roberto Benigni e Renzo Arbore, tra gli altri

La casa di Lucio Dalla aperta al pubblico
Per tre giorni, per ricordarlo a tre anni dalla morte: all'inaugurazione c'erano molti suoi amici, tra cui Renzo Arbore, Gianni Morandi e Walter Veltroni

Le foto della camera ardente di Piero Angela
Allestita nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, per rendere omaggio al più famoso divulgatore scientifico italiano

È morto Alfredo Cerruti, autore televisivo e cantante degli Squallor

È morto a 67 anni Richard Benson, storico cantante rock e personaggio televisivo romano

È morto il giornalista musicale Paolo Giaccio

È morto Luciano De Crescenzo

È morto Mario Marenco, attore e personaggio televisivo degli anni Settanta e Ottanta

Stefano De Martino, un nuovo vecchio presentatore Rai
Conduce il programma più visto della tv e si parla di lui come del prossimo conduttore di Sanremo, perché è giovane ma ha un approccio molto tradizionale

Cosa c’è stasera in TV
Raffaella Carrà con Renato Zero, due programmi di approfondimento politico, una partita di calcio e, tra i film, "Suburra" e "Ghost"

“Drive in”, manifesto degli anni Ottanta e della tv commerciale
Il 4 ottobre di quarant'anni fa debuttò su Italia 1: fu un grande successo e un fenomeno culturale, e aprì dibattiti durati decenni

La vera storia dei paninari
Ora che chiude lo storico McDonald’s di Milano dove si ritrovavano negli anni Ottanta quando era Burghy, ma che non c’entra col loro nome

Perché non ricordiamo Gabriella Ferri
«Lei era Roma per me: sorrideva pur essendo triste, gli occhi bistrati e chiarissimi. Il suo corpo mi pareva il corpo della città. Era facile riconoscerla nelle sue canzoni, era evidente che le paillettes e i foulard, gli abiti fuori misura coincidessero con le contraddizioni e la pietas della città. La tragedia della donna che si butta nel Tevere per un amore finito in "Barcarolo romano" racconta lo stesso fiume che abbraccia l’Isola Tiberina e l’ospedale Fatebenefratelli, dove sono nate generazioni di romani. A me sembra che finché Roma è rimasta "india, pigra e furba" come il padre di Gabriella Ferri, lei, come tutte le maschere, non ha avuto bisogno di presentazioni perché il luogo da cui veniva era la sua vera identità. Ma dopo l’inizio e la consacrazione, è arrivata la consapevolezza, il timore di ritrovarsi alla fine di un percorso»

Il contestato progetto del ministero degli Esteri che farà chiudere un teatro storico
Al suo posto ci sarà una sala conferenze per fare spazio a un’agenzia pubblica, e la scuola di formazione romana che lo gestisce dovrà trasferirsi

Cosa significa l’abolizione della censura cinematografica in Italia
Una nuova legge stabilisce che i film possano essere al massimo vietati ai minori, ma già da alcuni decenni i provvedimenti più severi erano rarissimi

Per la moglie di Paolo Villaggio Fantozzi era «un po’ una noia»
Repubblica ha ripreso un'intervista a Maura Albites per il film documentario "La voce di Fantozzi", non ancora uscito
