Le foto della camera ardente di Piero Angela 

Allestita nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, per rendere omaggio al più famoso divulgatore scientifico italiano

La camera ardente di Piero Angela allestita nella Sala della Protomoteca, al palazzo del Campidoglio (Cecilia Fabiano /LaPresse)
La camera ardente di Piero Angela allestita nella Sala della Protomoteca, al palazzo del Campidoglio (Cecilia Fabiano /LaPresse)
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Martedì mattina è stata aperta al pubblico la camera ardente di Piero Angela, il più noto divulgatore scientifico italiano, morto sabato scorso a 93 anni. La camera ardente è stata allestita nella Sala della Protomoteca, al palazzo del Campidoglio, a Roma: resterà aperta fino alle 19, quando ci sarà il funerale, che verrà svolto in forma laica.

All’apertura della camera ardente di Piero Angela erano presenti tra gli altri il figlio Alberto, come lui noto presentatore e divulgatore scientifico, che ha tenuto un commosso discorso dedicato al padre, la moglie Margherita Pastore e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. C’erano anche Antonio Di Bella, direttore dei programmi di approfondimento alla RAI, il musicista Renzo Arbore, molto amico di Angela, e il leader del Partito Democratico Enrico Letta. All’esterno del palazzo del Campidoglio si sono ritrovate tantissime altre persone.

Piero Angela era nato a Torino nel 1928. Trascorse gran parte della sua carriera di giornalista e presentatore televisivo in RAI, prima come corrispondente e poi come documentarista e conduttore di programmi televisivi sulla scienza e sulla cultura.

Scrisse quasi 40 libri, molti dei quali con il figlio Alberto, e condusse oltre 30 programmi televisivi, il più famoso dei quali è senz’altro Quark (la cui prima puntata andò in onda nel 1981 e fu seguita da 9 milioni di persone), che negli anni Novanta sarebbe poi diventato Superquark. Spiegò che il suo successo stava nella sintesi tra un «linguaggio che sta dalla parte del pubblico» e «contenuti dalla parte degli scienziati».