Tra Siria e Iraq
Le foto dei 35mila profughi siriani che da giovedì hanno attraversato il confine appena aperto tra Siria e Kurdistan iracheno, per scappare dalla guerra

Le foto dei 35mila profughi siriani che da giovedì hanno attraversato il confine appena aperto tra Siria e Kurdistan iracheno, per scappare dalla guerra

Sono circa 16 mila e vivono in due campi di fortuna nel deserto in attesa di poter varcare il confine, in condizioni sempre peggiori

La racconta un lungo reportage del Financial Times, spiegandone l'aumento, le nuove rotte, i meccanismi e il ruolo della mafia

Storie dalla cosiddetta "rotta balcanica", la strada – ufficiosa e ufficiale insieme – che centinaia di persone percorrono ogni giorno tra filo spinato e soldati per arrivare in Europa

Sono usciti un film drammatico ambientato nel 1995 nei Balcani con Benicio Del Toro, il seguito di "Belle e Sebastien" e un film giapponese, "Le ricette della signora Toku"

Le fotografie dei posti in cui è passato Haiyan e le ultime notizie: ci sono tantissimi morti – le stime peggiori dicono 10mila – e migliaia di case distrutte

Negli ultimi giorni sono sbarcati centinaia di migranti nell'isola greca, mentre giornalisti e operatori delle ong vengono minacciati da gruppi di estrema destra



Il nuovo programma di Antonella Clerici, "Godzilla" e una commedia con una particina di Marianna Madia (!), tra le altre cose

L'ha scoperta il New York Times: viene usata per trattenere in maniera illegale e sommaria i richiedenti asilo che arrivano dalla Turchia, per poi riportarli indietro

Sia la Malesia che il Bangladesh rifiutano di farli sbarcare, anche per paura che a bordo ci siano casi di coronavirus




Lo ha detto la polizia congolese, aggiungendo che il principale sospettato dell'uccisione dell'ambasciatore italiano è ancora ricercato

Era uno dei pochi settori in cui potevano farlo, e ora le ong stanno considerando di lasciare il paese

Soprattutto etiopi, che tentano di entrare in Arabia Saudita dallo Yemen: ne ha parlato un rapporto di Human Rights Watch

«Venivo assiduamente informato dell’andamento delle operazioni di soccorso, affinché potessi intervenire presso le istituzioni di governo e contribuire, così, all’individuazione di un porto sicuro per lo sbarco dei naufraghi. Mi resi conto immediatamente che le Organizzazioni non governative agivano in piena cooperazione, e talvolta integrazione, con la Guardia Costiera e con il Centro di coordinamento per il soccorso marittimo di Roma»
