nevermind
Neil Young fu grunge prima del grunge
Il suono e la scrittura di alcuni dei suoi dischi ebbero un'influenza enorme su Nirvana, Pearl Jam e molte altre band che lo omaggiarono

Una band di hardcore punk che è diventata mainstream
I Turnstile macinano milioni e milioni di ascolti, passano in tv e ai Grammy, e fanno alcuni dei concerti più apprezzati ai grandi festival

La musica più venduta di sempre va bene anche in streaming?
Se lo è chiesto il Guardian, e Spotify ha dato una mano fornendo un po' di numeri (la risposta è: manco per sogno)

10 grandi dischi prodotti da Steve Albini
Dai Nirvana ai Pixies, fino ai Jesus Lizard, agli Slint e agli italiani Uzeda, dieci esempi di come aiutò band fondamentali a trovare il loro suono

Tic tic tic SBRANG
«L'approccio alla musica di Steve Albini promanava dalle esigenze oggettive delle band negli anni Ottanta: pochissimi soldi e un’industria musicale ostile al punk. Nella sua esperienza una band indipendente riusciva con fatica a entrare in uno studio dove doveva litigare con ingegneri del suono che cercavano di cambiarle la musica. Serviva un ingegnere del suono che garantisse l’integrità dell’approccio artistico di gente la cui unica idea strutturata di arte era suonare più violenti, brutali e sgradevoli di tutti gli altri. Lui si prese carico del compito. Assecondava i desideri di ogni artista senza fare domande e senza opporre resistenza. Il fatto di aver lavorato con rockstar monumentali come Nirvana, PJ Harvey o Jimmy Page, non intaccò il suo core business: fornire tecnologia e competenza a un prezzo abbordabile per gruppi di scarso appeal commerciale. Per questo è rimasto al centro del mondo della musica per i decenni successivi»

Perché gli anni Novanta hanno prodotto tanta bella musica
Eravamo giovani, dormivamo poco, bevevamo molto. E fumavamo tutti. I locali erano coltri di nebbia [Continua]

Il più grande disastro nella storia dell’industria discografica
Il New York Times Magazine ha scoperto che l'incendio del 2008 in un magazzino della Universal provocò la distruzione di migliaia di registrazioni originali e insostituibili di artisti famosissimi

Nessuno canta il blues come Bob Dylan
