nessuno tocchi milano
I momenti prima dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami
Sono documentati in un altro video diffuso dal Quotidiano Nazionale: sembra che lui tocchi un agente con un dito, poi viene buttato a terra e ammanettato

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I sindaci di Genova, Milano e Cagliari – nessuno dei quali è del PD – chiedono l'unità del centrosinistra a partire dalle prossime amministrative

L’uomo dei giochi in scatola
«Oggi sembra strano pensarlo ma furono molto importanti per l'immaginario culturale delle generazioni di ragazzi e ragazze che ci giocarono: il Monòpoli contribuì a formare la nostra idea della città, il Risiko! quella della guerra, la Barbie (e Ken) quella della donna e dell'uomo, come dimostra il successo mondiale del film di Greta Gerwig. Qualche anno fa ho scoperto che un unico filo univa tutto quanto, e portava direttamente al centro di Milano, in una casa, guarda caso, in via dei Giardini, dove abitava un certo Emilio Ceretti, l’uomo di cui nessuno oggi ricorda il nome che importò in Italia i giochi in scatola e la bambola più importanti del Novecento»

Istruzioni per (non) cambiar vita
«Sono arrivata in Grecia senza conoscere nessuno, dopo aver fatto piroettare uno dei miei mappamondi. Quando è iniziata la pandemia, ero lì a disfare gli scatoloni, tutta contenta di non essere a Milano nel mio bilocale al quarto piano senza ascensore. Mi sentivo un po’ in colpa perché potevo scorrazzare nel verde. Il coprifuoco è stato un po’ una noia ma va be’. Non ho imparato a panificare, ho vissuto nutrendomi di patate al forno e pastasciutta. Appena arrivata mi sono detta: “Evviva, faccio l’orto, imparo tutto sui pistacchi”. Al secondo anno mi ero già stufata»

Ritorno in ufficio
«Nella seconda metà del ventesimo secolo, si riusciva a capire con un solo sguardo chi aveva il potere: la persona nel corner office, la stanza angolare. Oggi quell’emblema sta morendo. All’apparenza il nuovo ufficio post pandemico e post smart working è fluido ed egalitario con spazi identici e indifferenziati, dove niente appartiene a nessuno ma tutto a tutti. A leggere i dati non è facile farsi un quadro chiaro. Il sospetto è che dalla pandemia siano cambiate molte cose, soprattutto lo storytelling con cui sono raccontate. In Italia dal 2004 l’andamento delle compravendite di uffici è stato in costante discesa fino al 2015 quando è tornato a crescere, soprattutto a Milano, Torino, Roma e Genova. Invece negli Stati Uniti si parla di “apocalisse degli uffici”».

L’Expo di Shanghai, in attesa che tocchi a noi
Parteciperanno più di 190 paesi, il tutto potrebbe costare 58 miliardi di dollari

Un tizio ha detto a Obama: «Signor presidente, non tocchi la mia ragazza»

C, ti tocchi
Fossimo nei panni di Denis Verdini cominceremmo seriamente a preoccuparci. Prima hanno cominciato con Claudio Scajola. E Gianfranco Rotondi a dire che Scajola non si tocca, e Maurizio Gasparri a dire che Scajola non si tocca, e Daniele Capezzone a dire che Scajola non si tocca, e Osvaldo Napoli a dire che Scajola non si [...]

“Vada a farsi fottere”
D’Alema a Sallusti, a Ballarò. E non è stato divertente. Vedi anche: - Nessuno tocchi D’Alema - Stare più attenti - Ricambio - Rassegna stampola - Le poltrone di Ballarò - Il dettaglio che sfugge

D’Alema elettrico
Per tirarsi su, l’angolo del buonumore dalla homepage del Corriere. Altre cose: Un migliaio di volte Ricambio Rassegna stampola Nessuno tocchi D’Alema Mi si nota di più se tratto col PdL o se non ci tratto? Il dettaglio che sfugge

Emma Bonino: «Non escludo la possibilità di candidarmi come leader di centrosinistra»

Un migliaio di volte
«L’ho detto un migliaio di volte, guadagnadomi sul campo l’accusa di “nemico del popolo”: ci sarà pure un motivo se gli americani, che le primarie le hanno inventate, hanno un sistema che assicura il voto solo agli iscritti al partito, e non al primo che passa» (Massimo D’Alema, intervistato da Repubblica oggi) Stati degli Stati Uniti in [...]

Il dettaglio che sfugge
Caro lettore berlusconiano, per il quale acquistare un appartamento senza denunciare l’intera cifra non rappresenta questo gran delitto, perché così fan tutti. L’accusa su cui è saltato Scajola non è di aver comprato in nero un ammezzato con vista sul Colosseo e sui cucinini di Raoul Bova e Lori Del Santo, ma di esserselo fatto [...]

Notti magiche
- Tu che scrivi di televisione, scrivi di quelli! - Ma quelli chi? - Quella banda di pagliacci! - Ma chi? - Quelli della Rai, quelli che commentano i mondiali. - Ma ne ho già scritto, ne scrivo a ogni mondiale: che hanno fatto, ora? - Sono imbarazzanti, uno più inadeguato dell’altro. Scrivilo! - Ma tipo chi? - Bagni, non sa quello che [...]

La Rai vietata ai minori
Una delle cose buone di non lavorare più in Rai e che non devo più deludere i desideri di mia figlia di venire a vedere dove lavora suo papà: nelle sedi Rai è vietato l’accesso ai minorenni, e Valeria Parrella ha fatto bene a dirgli “e allora sapete che c’è?” update: come al solito, una cosa [...]

Nessuno, il nuovo video dei Baustelle
Diretto da Gianluca Moro e Daniele Natali

Mi si nota di più se tratto col PdL o se non ci tratto?
Massimo D’Alema, sulle cui doti, intelligenza e bla bla bla non mi ripeto, forse dovrebbe smettere di dire cose solo per occupare gli spazi. L’ipotesi di costruzione di un governo postberlusconiano ma assieme al PdL che espone oggi in una intervista a Repubblica (più piccola e laterale del solito: si fanno progressi) è di quelle di [...]

Che faccia fare?
Che faccia fare? Era il titolo e l’idea di un bellissimo monologo di Lella Costa. In televisione è un problema sempre attualissimo. Una volta era il trasparente pensiero di quelli che si affacciavano alle spalle dei giornalisti in collegamento dalla strada. Ora che si appare in tv con maggior facilità, alle spalle di quei giornalisti [...]

Le poltrone di Ballarò
Sono stato ospite a Ballarò. Non ero mai andato. Uno impara delle cose nuove e ne capisce altre. Le uniche due che già mi immaginavo sono che Floris è bravissimo e che le claques attorno agli ospiti politici sono imbarazzanti. Gli applausi a comando, eccetera: ne ho già scritto. Invece ho capito che urlare finisce [...]
