7 miti sul traffico
Le cose sono più complicate di come le pensiamo mentre siamo imbottigliati: più mezzi pubblici e strade più larghe, per esempio, non risolverebbero molto

Le cose sono più complicate di come le pensiamo mentre siamo imbottigliati: più mezzi pubblici e strade più larghe, per esempio, non risolverebbero molto

La consueta lista delle parole che abbiamo sbagliato nell'anno appena passato

Dopo il successo di fumetti e graphic novel, sembra sia il momento dei contenuti di animazione, anche grazie a Disney e Netflix

L'onorevole Dambruoso risponde a Massimo Mantellini e difende la sua proposta di legge sull'obbligo di rettifica online

Arriva Facebook a gestire i commenti e le registrazioni degli utenti, e molti siti non vedevano l'ora

Le cause degli incendi hanno a che fare con lo stile di vita dello stato più ricco degli Stati Uniti, scrive un editorialista del New York Times

Non solo per incidenti, incroci o restringimenti della carreggiata: spesso la causa è la «coda fantasma», una variabile umana che l’intelligenza artificiale può contribuire a ridurre

Quello per cui i talebani sono stati gli unici oppressori delle donne, per esempio, o quello per cui nessuno è mai riuscito a vincerci una guerra

Un approccio scientifico ai dubbi di chi viaggia in auto, dal dilemma della corsia più veloce alla scelta del casello autostradale

Cioè dei costosi posti in aereo spesso usati dai professionisti, che dopo la pandemia potrebbero viaggiare sempre meno

Se ne parla moltissimo in questo periodo, ma non esiste un solo modo per farlo e serve qualche cautela

John Frum è al centro di uno dei più noti “culti del cargo”, nati quando sulle isole pacifiche arrivavano aerei carichi di cibo e medicine

Al punto che il loro voto potrebbe decidere il ballottaggio delle elezioni presidenziali tra Lula e Bolsonaro

26 novembre - San Leonardo di Porto Maurizio, inventore della Via Crucis, salvatore del Colosseo. [Continua]

«Eppure Maradona vive. E vive moltissimo nelle contraddizioni innumerevoli di una città e di un paese. Arrivato in un’Argentina travolta da Javier Milei, presidente più liberista del più sfrenato liberista, mi ritrovo a vagare nella torrida estate. Ripercorro al contrario il muro nero dove trovano posto i nomi degli scomparsi, dagli ultimi fino ai primissimi dissidenti, passando per le spaventose annate centrali: persone torturate, massacrate, narcotizzate, gettate proprio in questo fiume. All’inizio le buttavano troppo vicino alla costa: i corpi riaffioravano a riva. Quindi si sono spinti più in là con l’aereo. Vuoi negare questa cosa? Dovrai buttare giù questo muro, abbatterlo. Lo hanno già fatto con le persone, perché non credere che possano farlo con un parchetto trascurato? Viene da chiedersi come sia stato possibile organizzare i Mondiali di calcio del 1978 in Argentina proprio in quel momento, quando il massacro era in corso»

Oggi compie gli anni il portiere che tenne la coppa nell'82, e che seppe come tenerla

La distruzione del paesaggio e del linguaggio in una delle ultime interviste del poeta che oggi avrebbe compiuto cent'anni [Continua]

Un repertorio dei disastri che incombono sulla città, nei giorni degli aperitivi e dei vernissage della Biennale

Filippomaria Pontani c'è appena stato e racconta il passato e il presente del paese alla vigilia delle nuove elezioni (e cosa c'entriamo noi)
