felpa con cappuccio
Storia della felpa col cappuccio
Inizia con i monaci medievali e passa per i giocatori di football, l'azienda Champion e Rocky

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Il pianista di Chatroulette all’aeroporto di Londra
Una nuova puntata nella repentina popolarità dell'improvvisatore online, e il riassunto delle precedenti

Un ragazzo ha scalato la Trump Tower a New York
Un ventenne è salito fino al ventunesimo piano con un sistema di ventose, poi la polizia lo ha tirato dentro – foto e video

Il ragazzo che ha volato nel carrello dell’aereo
A sedici anni, dalla California alle Hawaii: è il centesimo caso noto in sessant'anni, tre quarti sono finiti male

Il problema di Jeb Bush erano gli occhiali?
Da qualche settimana ha dato retta ai suoi consiglieri e se li è tolti, cercando di liberarsi dell'aria da imbranato che gli ha appiccicato Trump (con qualche ragione)

Monica di “Friends”, icona di stile
Grazie a Netflix e al ritorno degli anni Novanta, sta cambiando il giudizio sulle protagoniste di una delle più famose serie tv di sempre

Pandora sta per tornare
Negli ultimi anni i suoi braccialetti con ciondoli personalizzabili avevano annoiato, ma l'azienda danese ha reagito e ha ringiovanito la sua clientela

L’omicidio di Trayvon Martin
Un ragazzo afroamericano di 17 anni è stato ucciso un mese fa in Florida in circostanze poco chiare: nei giorni scorsi ci sono state molte proteste e sul caso si è espresso anche Obama

Essere Shia LaBeouf
Sabato ha compiuto trent'anni: è un bravo attore ma anche un tipo proprio strano, forse un matto o forse un genio

Il “furto del secolo” di Vjeran Tomic
L'uomo che nel 2010 rubò cinque quadri di grande valore dal Museo d’Arte moderna di Parigi – mai ritrovati – ha raccontato come fece

L’arte di origliare per strada
«Sospetto che annotare le frasi sentite in giro abbia a che vedere con un’insofferenza più o meno cosciente verso l’insieme dei gesti che più ci ritroviamo a fare oggi: condividere, recensire, produrre contenuti, dire la nostra, esserci. Mi piace la non intenzionalità di una frase ascoltata per caso, la sua aleatorietà, il fatto che sia nel mondo reale e non su uno schermo, che in qualche modo registri il presente e l’aria che tira senza pretendere di spiegarli, di imporli, di filtrarli attraverso una visione. Mi piace che richieda attenzione, una certa disposizione all’ascolto. Che sia fine a sé stessa, ma in qualche modo anche utile a qualcos'altro, se siamo pronti a ricordarla, a darle retta»

Mario Desiati e io
«Essendo due mitomani provinciali ci vantiamo, a turno, di essere i più grandi lettori di manoscritti non pubblicati che conosciamo. Siamo una specie di biblioteca dell’inedito, quella possibile»

Orgoglio, festa, protesta
«Il Pride di San Paolo mi ha emozionata, ma mi ha anche mostrato in modo chiaro e freddo le contraddizioni che parti del movimento evidenziano da anni. Così come negli Stati Uniti abbondano i casi di corporation che si allineano pubblicamente con la comunità soltanto per poi sponsorizzare le campagne elettorali di politici repubblicani retrogradi, a San Paolo mi fanno notare che l’ufficio del turismo della città dà il proprio appoggio formale sia al Pride che alla Marcia per Gesù»

La sentenza sull’omicidio di Trayvon Martin
È finito ieri un processo seguitissimo dai media americani: George Zimmerman, che aveva ammesso l'omicidio di un ragazzo di 17 anni, è stato dichiarato non colpevole

La Londra di Pepys Road
L'inizio dell'ultimo romanzo di John Lanchester, che descrive gli sviluppi urbani e sociali londinesi di questi anni

«Amore, narcisismo e gatti»
Sono le tre cose che fanno ottenere più like sui social secondo la protagonista di "Il profilo dell'altra", romanzo di Irene Graziosi, che come lei lavora con un'influencer

Per chi vuole capirne di più di moda
Un po' di consigli su libri, documentari, persone da seguire che la spiegano anche ai principianti

Il “Black Messiah” di D’Angelo salverà la black music
Il senso di un disco che piace (troppo?) a tutti [Continua]

La satira in America e altre quisquilie
«Quando mi chiedono perché sono arrivata a fare la comica, la comicità avant-garde di New York City è uno dei motivi; io con la mente sono lì, non chiedetemi se guardo "Zelig" o se mi fa ridere Stefano De Martino. Please do not. "Donald Trump è il tipo che pippa in mezzo al soggiorno durante una festa; tutti hanno la decenza di farlo in bagno ma lui no": questa è Sarah Silverman. Trovo commovente che il comedian negli States sia ancora investito di un potere politico e intellettuale: la giusta satira è un gene catalizzatore di progresso, soprattutto se femminile, soprattutto se di donne della mia generazione. Mi pare che in Italia, invece, la sinistra abbia perso da un pezzo la capacità di creare, e sabotare, il proprio immaginario attraverso la comicità»
