docenti
Cosa vuole fare il governo con la scuola
Sono in corso discussioni con i sindacati per riformare i concorsi e risolvere il problema della cronica mancanza di docenti

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro il Consiglio di Stato degli insegnanti diplomati esclusi dalle graduatorie per l’assunzione

Il Consiglio di Stato ha deciso nuovamente che gli insegnanti diplomati non potranno essere inseriti nelle graduatorie che permettono l’assunzione

Lunedì 8 gennaio c’è uno sciopero degli insegnanti di materne e elementari
Protestano contro una sentenza che ha escluso i diplomati magistrali entro il 2001/2002 dalla graduatoria per l'assunzione in ruolo

La nuova sentenza sugli insegnanti diplomati
Non potranno essere inseriti nelle graduatorie che permettono l'assunzione, ma solo in quelle utilizzate per le supplenze

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Chiedi chi erano l’Abbagnano-Fornero (e il Reale-Antiseri)
«La domanda è perché questo tipo di manuali abbia tanto successo. Sono best e long seller che hanno prodotto fatturati multimilionari, per decenni. La risposta mi pare abbastanza semplice: queste adozioni inerziali ricalcano le aspettative dei docenti, identiche a sé stesse di generazione in generazione, e perciò risultano confortanti. Quanti professori dedicano tempo a aggiornarsi e, dopo essersi aggiornati, mettono in discussione le proprie scelte didattiche, il proprio metodo, il proprio stile di fare lezione?»

La transumanza degli insegnanti del sud
«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»
