Copiare gli esami

Mario Pirani su Repubblica contro "l'inadeguatezza deontologica", gli "aiutini" e l'"immaturità etica" di studenti e molti docenti (e l'incombenza dei genitori)

Mario Pirani su Repubblica di oggi tocca un tema molto antico eppure sempre attuale: gli esami di Stato, che cominciano tra pochi giorni, e gli studenti che copiano, e gli insegnanti che tollerano (non tutti, certo). Il “gruppo di Firenze” di cui si parla è un gruppo di docenti e dirigenti scolastici “per la correttezza degli esami di Stato”.

L’anno scorso la polemica fu vivace sulla tolleranza o meno del copiare a scuola. Ad affrontare la questione fu l’ormai noto Gruppo di Firenze che ha raccolto un vasto consenso regionale attorno alle sue parole d’ordine. Quest’anno alla vigilia degli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di studi il Gruppo ha avuto il conforto di ben 558 firme di insegnanti e presidi, superando la soglia dell’appello dell’anno precedente. Servirà a riportare un po’ di decoro in esami spesso ridotti ad uno show televisivo di terz’ordine?

Un minimo di ottimismo ci è dato dalla presa di coscienza di un così vasto schieramento di docenti decisi a non lasciar correre e che hanno saputo imprimere una certa enfasi positiva nel loro appello al ministro Profumo, ribadendo le conclusioni dell’ultimo anno: «Dichiariamo pubblicamente che ci impegneremo a far sì che gli esami si svolgano in un clima sereno, ma nel rispetto della legalità, dell’equità e dell’imparzialità». Una aggiunta: «Gentile ministro le chiediamo di garantire la regolarità dei prossimi esami di Stato, dando disposizioni per una vigilanza veramente rigorosa e mettendo in atto tutte le iniziative normative e tecniche utili a far sì che vengano premiati il merito e l’impegno invece della furbizia e della slealtà».

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