camposanto
Avete mai sentito parlare di Stefano Furlan?
«Quando è morto era un ragazzo di vent’anni. L’8 febbraio 1984 era andato allo stadio e all’uscita c'erano stati disordini. Tre ragazze raccontarono di un poliziotto che, afferrandolo per i capelli, gli aveva sbattuto la testa contro il muro. Ma al processo non furono credute. Erano altri tempi e i mezzi di comunicazione non erano capillari come oggi. Viene però da chiedersi cosa sarebbe successo se ci fossero stati i telefoni con cui filmare»

I miei 18 bisarcavoli
«La genealogia purtroppo non può dirmi nulla sul carattere della nonna che non ho mai conosciuto, ma mi ha ricordato che dovrei farmi coraggio e fare qualche domanda su di lei alle poche persone che la conobbero e che ci sono ancora»

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La Diaz di Canterini
Il capo del "Settimo nucleo antisommossa" di polizia, condannato per le violenze del G8, ha scritto in un libro la sua versione di come andò

Ieri ho comprato un cimitero usato, forse
«Le cose finiscono perché è giusto che finiscano: per consunzione, abbandono – una volta in Argentina ho visto una città abbandonata – sommersione da liane o da over turismo. Poi quel pensiero: a cosa serve? Cosa fare di un cimitero abbandonato? Cosa può fare lui per noi? Chiedo a chiunque mi capiti a tiro. Un giardino di rose? Un campo di lavanda? Una macchina da soldi: lo affitti per le notti di Halloween. La gente impazzisce per Halloween. Su dalla Romagna verranno a centinaia, son gente che per divertirsi fa qualsiasi cosa. Metti musica da paura, candele e torce e a mezzanotte irrompi vestito da zombie»

Il terremoto in Emilia
Di magnitudo 5.9 vicino a Finale Emilia (Modena), si è verificato dopo le 4 del mattino ed è stato seguito da altre scosse, avvertite in molte città del nord. Ci sono sei morti

Vivere davanti a un cimitero ha i suoi vantaggi
«Dal balcone, in estate, vedo solo le cime degli alberi; la sera sento il vento tra i rami, qualche uccello notturno e, tra maggio e settembre, una volpe che ha fatto la sua tana vicino al muro di cinta, in un’area ancora inutilizzata. Ogni tarda primavera, anno dopo anno, sforna una cucciolata di quattro o cinque volpacchiotti casinisti e vivacissimi, in barba al mortorio che li circonda. Segue semplicemente il ciclo della natura e le leggi dell’esistenza, e io non posso non pensare all’ironia di chi, in un luogo simile, scava la terra per far nascere vita, invece che per metterci una pietra sopra»
