Gli Oscar per tutto il resto
Il Wall Street Journal ha creato delle nuove e originali categorie di premi, dal film che contiene più scene di lotta a quello dove si dice più volte "fuck"

Il Wall Street Journal ha creato delle nuove e originali categorie di premi, dal film che contiene più scene di lotta a quello dove si dice più volte "fuck"

Ha iniziato con ruoli da belloccio ma negli ultimi anni ha messo insieme due nomination all'Oscar e un film di Clint Eastwood: è una specie di nuovo McConaughey?

Sul Corriere della Sera di oggi, di Buffetti

Si chiama Cayla e ascolta e risponde grazie a internet: in Germania ne è stata vietata la vendita, perché considerata facilmente hackerabile


Della pagina pubblicitaria sul Corriere di oggi firmata da una serie di “donne del PdL” era già notevole il testo, che potete leggere qui sotto. Ma la cosa divertente che in molti hanno segnalato su Twitter è che un testo … Continua a leggere→



Uno per uno, tutti gli Oscar da "Birdman" a "Grand Budapest Hotel" e "Whiplash": con le facce dei vincitori

E i vincitori di un altro premio cinematografico "di avvicinamento" agli Oscar

Il discusso film erotico ha già incassato 220 milioni di euro in tutto il mondo (8 e mezzo in Italia) e ha superato parecchi record in alcuni paesi

Tenniste negli anni Trenta, ragazze eleganti a Hong Kong, gol famosi, occhi di bambola

Le foto della bambola più famosa al mondo, in vendita per la prima volta nei negozi 57 anni fa oggi, in mostra al Museo di arti decorative

Al Museo delle Culture c'è una mostra sulla bambola più famosa e più venduta al mondo

È uno spot per l'edizione limitata della bambola realizzata da Mattel con Moschino

Disegnò i vestiti della bambola più famosa al mondo per 35 anni, ispirandosi alla moda dell'epoca e finendo per influenzarla

Forse interessanti per chi vorrebbe, ad esempio, un trolley rigido, un paio di jeans di Levi's o bambola di Elsa, quella di "Frozen"

Da oltre mezzo secolo è la bambola più famosa e anche la più criticata, e l'evoluzione del modo in cui è stata promossa l'ha portata fino al cinema

«Oggi sembra strano pensarlo ma furono molto importanti per l'immaginario culturale delle generazioni di ragazzi e ragazze che ci giocarono: il Monòpoli contribuì a formare la nostra idea della città, il Risiko! quella della guerra, la Barbie (e Ken) quella della donna e dell'uomo, come dimostra il successo mondiale del film di Greta Gerwig. Qualche anno fa ho scoperto che un unico filo univa tutto quanto, e portava direttamente al centro di Milano, in una casa, guarda caso, in via dei Giardini, dove abitava un certo Emilio Ceretti, l’uomo di cui nessuno oggi ricorda il nome che importò in Italia i giochi in scatola e la bambola più importanti del Novecento»
