10 momenti notevoli di questi Oscar

Dall'omaggio di Isabella Rossellini a David Lynch al discorso troppo lungo di Adrien Brody

Meg Ryan e Billy Crystal (Frank Micelotta/Disney via Getty Images)
Meg Ryan e Billy Crystal (Frank Micelotta/Disney via Getty Images)

Negli ultimi due anni, dopo l’episodio dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock, la cerimonia degli Oscar è stata intenzionalmente pensata per essere più sobria e meno imprevedibile, e anche quest’anno non è stato diverso. Lo stesso presentatore della serata, il comico Conan O’Brien, ha iniziato facendo ironia sul fatto che non avrebbe tirato la cerimonia troppo per le lunghe. Sul red carpet e sul palco si sono comunque susseguite moltissime celebrità e qualcosa di notevole è successo. Questi sono dieci momenti che forse ricorderemo quando nel 2045 ripenseremo agli Oscar di vent’anni prima.

Isabella Rossellini che omaggia David Lynch
Candidata come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Conclave, l’attrice italiana Isabella Rossellini si è presentata agli Oscar con un abito di velluto blu in omaggio al regista David Lynch, morto il 16 gennaio, con cui ebbe una relazione e di cui rimase sempre molto amica. Velluto blu è il titolo del celebre film del 1986 diretto da Lynch e interpretato da Rossellini, che li fece incontrare.

Halle Berry che bacia Adrien Brody
Sul red carpet l’attrice Halle Berry ha salutato Adrien Brody, vincitore del premio come miglior attore protagonista per The Brutalist, con un bacio sulla bocca. L’ha fatto in risposta al famoso bacio sulla bocca che Brody le aveva dato sul palco degli Oscar nel 2003, quando aveva ricevuto da lei il premio per il suo ruolo in Il pianista. Dopo averla baciata Brody le disse «scommetto che non ti avevano detto che c’era anche questo in omaggio». Quel gesto fu poi molto criticato quando Berry raccontò che non era stato programmato e di esserne stata colta totalmente di sorpresa.

Un’edizione piena di scandali
Nel suo monologo comico iniziale il presentatore Conan O’Brien ha fatto vari riferimenti a una serie di polemiche emerse negli ultimi mesi, che hanno almeno in parte condizionato le votazioni di questi Oscar. O’Brien ha fatto per esempio riferimento ai tweet offensivi e razzisti di Karla Sofía Gascón, che hanno compromesso la vittoria di Emilia Pérez come miglior film, categoria in cui in un primo momento sembrava favorito. Ha anche accennato all’intelligenza artificiale, altro tema delicato emerso durante le campagne promozionali per questi Oscar e che potrebbe aver svantaggiato The Brutalist.

Dall’aeroporto al Dolby Theatre
Durante il discorso di ringraziamento gli autori del cortometraggio animato iraniano In the Shadow of the Cypress hanno detto di aver ricevuto il visto per entrare negli Stati Uniti solo il giorno prima, e di essere arrivati alla cerimonia direttamente dall’aeroporto, dove erano atterrati appena tre ore prima.

Daryl Hannah per l’Ucraina
Fatta eccezione per il discorso degli autori del documentario No Other Land sull’oppressione israeliana dei palestinesi, è stata una cerimonia con pochi discorsi politici. Dopo essere salita sul palco per annunciare il premio per il miglior montaggio, però, l’attrice Daryl Hannah ha detto: «Slava Ukraini», gloria all’Ucraina. È una presa di posizione resa particolarmente attuale dal fatto che appena due giorni prima si era svolto un incontro disastroso tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente e vicepresidente degli Stati Uniti Donald Trump e J. D. Vance, le cui posizioni sulla questione sono molto ambigue.

Un momento un po’ Sanremo
Sul palco sono stati chiamati alcuni rappresentanti del corpo dei pompieri di Los Angeles, e applauditi per il loro ruolo nella gestione dei gravi incendi che hanno riguardato molti quartieri della città a gennaio. Tre di loro hanno anche fatto delle battute (una sul flop di Joker 2). Ha ricordato quei momenti del Festival di Sanremo in cui salgono sul palco le bande delle forze armate.

Il discorso di Zoe Saldaña
Dopo aver saputo di aver vinto il premio come miglior attrice non protagonista con il suo ruolo in Emilia Pérez, Zoe Saldaña ha fatto un discorso di ringraziamento molto commosso e accalorato in cui ha detto di essere «la figlia orgogliosa di genitori immigrati»: il padre di Saldaña infatti è dominicano e la madre portoricana. Saldaña ha anche ricordato di essere la prima attrice di origini dominicane a vincere quel premio.

Harry e Sally
Il vincitore del premio per il miglior film è stato annunciato da Meg Ryan e Billy Crystal, i due protagonisti della celebre commedia romantica Harry, ti presento Sally… che uscì 35 anni fa. Crystal ha anche adattato alla situazione la battuta più famosa del film: «quando hai la possibilità di diventare un vincitore di Oscar per il resto della tua vita vuoi che il resto della tua vita inizi appena possibile».

Il record di Sean Baker
L’autore di Anora è la seconda persona a vincere quattro premi Oscar per lo stesso film: Baker è infatti regista, sceneggiatore e montatore del film e per questo ha vinto, oltre al premio per il miglior film e la miglior regia, anche quello per il miglior montaggio e per la miglior sceneggiatura originale. Ci era riuscito nel 2020 Bong Joon-ho con Parasite, e nessuno ne ha mai vinti cinque.

Il discorso infinito di Adrien Brody
Dopo essere salito sul palco per ricevere il premio come miglior attore protagonista per The Brutalist, Brody ha fatto un discorso lungo e ricco di ringraziamenti e riferimenti generici contro la guerra, l’oppressione, l’antisemitismo e il razzismo. È andato avanti così tanto che a un certo punto la regia ha fatto partire la musica che di solito accompagna i premiati fuori dal palco e lui ha chiesto che venisse spenta per poter continuare. Nel farlo ha ironizzato sul fatto che era alla sua seconda vittoria: «per favore, l’ho già fatto una volta». Online è già pieno di meme che accostano la lunghezza del suo discorso a quella del film (3 ore e mezza).