L’esercito israeliano intende rimanere in Libano oltre i termini del cessate il fuoco
Ossia oltre il 26 gennaio, scadenza prevista da un accordo trovato con Hezbollah ed entrato in vigore lo scorso novembre

Venerdì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che le truppe dell’esercito israeliano rimarranno in Libano oltre la scadenza prevista dall’accordo sul cessate il fuoco approvato da Israele ed Hezbollah, entrato in vigore lo scorso 27 novembre e che terminerà dopo 60 giorni, quindi nella notte tra il 25 e il 26 gennaio.
Secondo l’accordo, in questi 60 giorni l’esercito israeliano dovrebbe ritirarsi dalle zone meridionali del Libano, mentre Hezbollah dovrebbe spostare le sue forze a nord del fiume Litani (o Leonte). Nel sud del Libano si creerebbe così una zona cuscinetto dove dovrebbe intervenire l’esercito regolare libanese, che è diverso da quello di Hezbollah. Israele però ora ha confermato che non ritirerà tutte le sue truppe in tempo, cosa che nelle ultime settimane era diventata evidente.
Netanyahu ha motivato la decisione dicendo che «l’accordo di cessate il fuoco non è ancora stato pienamente applicato dallo Stato libanese» e che il ritiro dell’esercito israeliano è «condizionato al dispiegamento dell’esercito libanese nel sud del Libano e alla piena ed effettiva applicazione dell’accordo, mentre Hezbollah si ritira oltre il Litani». Giovedì il portavoce del governo israeliano David Mencer aveva detto che lo spostamento delle truppe libanesi a sud e di Hezbollah a nord stava avvenendo, ma non in modo «abbastanza veloce».
Nel comunicato Netanyahu fa quindi intendere che la decisione sia dovuta a un ritardo nel rispetto dell’accordo dalle altre due parti, ma al momento non è chiaro quale sia l’effettiva situazione sul campo. Negli ultimi giorni diversi giornali internazionali hanno riferito che Israele, Libano e Stati Uniti starebbero discutendo la possibilità di estendere il cessate il fuoco di altri 30 giorni, ritardando quindi anche il termine per il ritiro completo delle truppe israeliane. Secondo quanto riferito da diverse fonti a CNN e al Financial Times, fra gli altri, la richiesta di Israele prevederebbe anche una possibile rivalutazione dei termini dell’accordo.
Né il governo libanese né Hezbollah hanno per ora commentato la dichiarazione di Israele, ma giovedì Hezbollah aveva detto che se Israele fosse rimasto in Libano oltre i termini l’avrebbe considerata una «sfacciata violazione dell’accordo».
L’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah non c’entra con quello sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, raggiunto pochi giorni fa tra Israele e Hamas. Riguarda invece l’interruzione dell’invasione e dei bombardamenti nel sud del Libano, che Israele conduce con l’obiettivo di sconfiggere Hezbollah.