Sono scaduti negli Stati Uniti i diritti d’autore sulle versioni originali di Topolino e Minnie

Quelle apparse per la prima volta nel 1928, che da oggi potranno essere usate più o meno liberamente

Topolino nel cortometraggio Steamboat Willie, del 1928 (Disney)
Topolino nel cortometraggio Steamboat Willie, del 1928 (Disney)
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Alla mezzanotte del 31 dicembre 2023 sono scaduti negli Stati Uniti i diritti di proprietà intellettuale su Topolino, il personaggio più celebre della Disney che nel corso dei decenni è diventato un simbolo della cultura pop, e della sua compagna Minnie. Non parliamo però delle versioni oggi più conosciute dei due cartoni, ma di una delle loro prime rappresentazioni, diffusa nel 1928 e ora ufficialmente diventata di dominio pubblico.

È il Topolino che compare nel cortometraggio Steamboat Willie, un cartone animato della Disney muto e in bianco e nero in cui si vede Topolino fischiettare a bordo di una piccola barca a vapore (steamboat, in inglese) e interagire con Minnie e Pete, l’antagonista diventato noto in Italia come Pietro Gambadilegno. Steamboat Willie fu disegnato da Walt Disney e Ub Iwerks alla fine degli anni Venti, è ancora oggi considerato uno dei cortometraggi più famosi e iconici della Disney.

La decadenza dei diritti d’autore è una conseguenza della leggi statunitensi sul copyright, secondo cui le opere registrate a partire dal 1923 possono essere protette per un massimo dei 95 anni. Steamboat Willie fu trasmesso nel 1928, quindi ormai 96 anni fa. Disney tentò a lungo di estendere i diritti sul copyright proprio per tutelare il più possibile la figura di Topolino: inizialmente la legge prevedeva che i diritti durassero 75 anni, ma nel 1998 il limite fu esteso a 95 anni anche a causa delle pressioni della società.

Con l’esaurimento dei diritti sulla proprietà intellettuale, la raffigurazione di Topolino in Steamboat Willie è diventata pubblica: la sua figura potrà essere usata da chiunque senza dover pagare, e il cortometraggio potrà essere riprodotto liberamente. La versione più nota e più moderna di Topolino – quella con le orecchie nere, i guanti bianchi e i pantaloni rossi – resta invece di proprietà della Disney e il suo uso rimane soggetto alle regole del copyright. Disney continuerà a mantenere il controllo anche sul marchio di Topolino, e quindi chiunque intende sfruttare la versione originale del personaggio per fini commerciali dovrà rendere ben chiaro che non sta vendendo un prodotto Disney.

Topolino e Minnie al parco di divertimenti Disneyland di Hong Kong (AP Photo/Kin Cheung)

L’entrata nel pubblico dominio rende possibile usare le raffigurazioni originali di Minnie e Topolino in contesti anche molto diversi da quelli in cui siamo abituati a vederli, quindi nel mondo dei cartoni Disney e in generale in storie per bambini. A metà dicembre, per esempio, la società indipendente di videogiochi Fumi Games ha diffuso il trailer di un videogioco basato proprio sulle rappresentazioni originali di Topolino e altri personaggi associati a lui, ma inseriti in un universo di gangster e criminali che richiama l’atmosfera degli anni Trenta negli Stati Uniti. Si chiama Mouse e dovrebbe essere rilasciato nel 2025.

In passato altri personaggi Disney sono stati sfruttati in modo simile: è successo per esempio con Winnie the Pooh, ideato nel 1926 e diventato di pubblico dominio nel 2022. Da quel momento alcuni autori hanno provato a usare l’orsetto e altri personaggi della serie per creare nuove opere, mantenendo i nomi originali ma inserendoli in un contesto nuovo. Nel 2023 per esempio uscì il film horror Winnie the Pooh: Sangue e miele, diretto da Rhys Frake-Waterfield.

Disney però acquisì i diritti per Winnie the Pooh nel 1961, e quindi continua a mantenere il controllo sulle rappresentazioni più moderne del personaggio, proprio come nel caso di Topolino. Per il film quindi Waterfield dovette assicurarsi di utilizzare solo la rappresentazione originale di Winnie the Pooh, senza fare riferimenti a quella ancora di proprietà della Disney.

Secondo alcuni esperti, è possibile che l’entrata nel pubblico dominio della versione originale di Topolino non crei particolare scalpore, soprattutto perché si tratta di una rappresentazione ormai datata del personaggio, che potrebbe risultare poco familiare ai bambini.

In un comunicato Disney ha detto che continuerà a usare le rappresentazioni moderne di Topolino e Minnie nei suoi prodotti e parchi divertimenti, e lavorerà per «evitare confusione nei consumatori a causa dell’uso non autorizzato di Topolino e di altri personaggi iconici».