• Mondo
  • Martedì 6 settembre 2011

In che mani è il Belgio

Una nuova "giornata cruciale" per il governo che manca da 450 giorni: ecco gli otto politici che ne sono protagonisti

Ecolo chairman Jean-Michel Javaux, Vice-Prime Minister and Minister of Social Affairs and Public Health Laurette Onkelinx (PS French-speaking Socialists), CD&V chairman Wouter Beke, MR chairman Charles Michel, Sp.a chairwoman Caroline Gennez, CdH chairwoman Joelle Milquet, Di Rupo's assistant Anne Poutrain, PS chairman and royal formator Elio di Rupo, Open Vld chairman Alexander De Croo and Groen! chairman Wouter Van Besien sit during the resumed government formation negotiations in Brussels, on August 19, 2011. After a three week break, the royal formator meets the leaders of the negotiating parties one by one, ahead of a joint meeting, scheduled at the end of the week. Dutch-speaking region's biggest party, the separatist N-VA, has left the negotiations after rejecting the last report of the formator. It has been 431 days since the general elections of 10 June 2010. AFP PHOTO / BELGA / BENOIT DOPPAGNE (Photo credit should read BENOIT DOPPAGNE/AFP/Getty Images)
Ecolo chairman Jean-Michel Javaux, Vice-Prime Minister and Minister of Social Affairs and Public Health Laurette Onkelinx (PS French-speaking Socialists), CD&V chairman Wouter Beke, MR chairman Charles Michel, Sp.a chairwoman Caroline Gennez, CdH chairwoman Joelle Milquet, Di Rupo's assistant Anne Poutrain, PS chairman and royal formator Elio di Rupo, Open Vld chairman Alexander De Croo and Groen! chairman Wouter Van Besien sit during the resumed government formation negotiations in Brussels, on August 19, 2011. After a three week break, the royal formator meets the leaders of the negotiating parties one by one, ahead of a joint meeting, scheduled at the end of the week. Dutch-speaking region's biggest party, the separatist N-VA, has left the negotiations after rejecting the last report of the formator. It has been 431 days since the general elections of 10 June 2010. AFP PHOTO / BELGA / BENOIT DOPPAGNE (Photo credit should read BENOIT DOPPAGNE/AFP/Getty Images)

Il Belgio si trova ormai quasi proverbialmente senza un governo (siamo a 450 giorni) a causa della crisi che si è aperta nel paese dopo le elezioni di metà giugno 2010. I partiti vincitori infatti non sono riusciti a trovare un accordo sulla formazione di una maggioranza. Nel nord hanno vinto gli autonomisti della Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA) di Bart De Wever, mentre il sud ha visto l’affermazione dei francofoni del Partito socialista (PS) guidato da Elio Di Rupo. I risultati hanno sintetizzato la crisi politica che da anni colpisce il Belgio, diviso nettamente tra nord e sud dal punto di vista culturale, linguistico ed economico: le due comunità hanno giornali, televisioni e partiti diversi, e molti fiamminghi ritengono che la parte francese, più povera, sia un ostacolo per il loro sviluppo economico.

Re Alberto II ha assegnato a diverse figure il compito di uscire dalla crisi, ma finora nessuna ha avuto successo. L’ultimo della lista è Elio Di Rupo che dopo un primo fallimento esplorativo è stato di nuovo nominato formateur dal re a luglio 2011, con il compito di aprire i negoziati per formare una coalizione di governo. La proposta di Di Rupo sembra avere qualche possibilità di successo maggiore rispetto a quelle avanzate in passato. Una importante riunione è in corso oggi, martedì 6 settembre, e coinvolge otto partiti lasciando fuori i fiamminghi del N-VA accusati di boicottare qualunque tentativo, ma coinvolgendo invece un’altra delle principali forze del centrodestra, il Partito cristiano democratico fiammingo (CD&V). Il CD&V, che in precedenza aveva detto che non sarebbe mai entrato a far parte di un governo senza il N-VA, ha cambiato posizione lasciando al momento all’opposizione di un progetto di coalizione solo il N-VA e il Vlaams Belang, il partito populista e nazionalista di Filip De Winter. La formazione del governo appare ancora lontana, ma il grande passo avanti è stato quello di definire almeno gli interlocutori disposti a scendere a un compromesso, soprattutto sulla controversa questione del distretto elettorale bruxellese. Il quotidiano belga le Soir ironizza sull’ennesima “giornata cruciale e decisiva” ma spiega chi sono i protagonisti, quali sono i risultati che ognuno di loro vuole portare a casa e su quali punti ognuno è disposto a cedere.

Tutti gli articoli del Post sulla crisi del governo in Belgio

Nella foto: Gli otto negoziatori insieme al vice-primo ministro Laurette Onkelinx (la seconda a sinistra) e l’assistente di Elio di Rupo, Anne Poutrain (alla destra di di Rupo) (BENOIT DOPPAGNE/AFP/Getty Images)