Perché i sardi contestano la vendita di Tirrenia
L'hanno comprata gli armatori della Compagnia italiana di navigazione, e in Sardegna si sentono esclusi e ingannati

L'hanno comprata gli armatori della Compagnia italiana di navigazione, e in Sardegna si sentono esclusi e ingannati

La società è posseduta al 37 per cento dalla Regione Sicilia, la cui quota dovrebbe però diminuire negli anni

Tre fondi di investimento avevano chiesto il fallimento della compagnia di navigazione: un tribunale ha detto che per ora funziona regolarmente, ma con grande enfasi sul "per ora"

Due tra le più grandi e note compagnie di navigazione italiane si trascinano da anni enormi debiti, e continuano i tentativi di risanarli

La storia degli errori e delle vigliaccherie che fecero naufragare sugli scogli del Giglio la più grande nave passeggeri della storia italiana

La regione Toscana cerca di liberarsi della compagnia regionale ereditata da Tirrenia

Repubblica raccoglie le proteste sugli aumenti dei traghetti e si chiede se c'entri la crisi di Tirrenia

Per anni a Tirrenia ci sono stati degli studios di cinema che hanno fatto a gara con Cinecittà: una mostra a Palazzo Blu di Pisa ne racconta l'evoluzione

L'acquisto della disastrata compagnia è di nuovo a rischio, a causa di un intervento della regione Sardegna

La compagnia di navigazione italiana dai conti colabrodo è prossima alla privatizzazione, più o meno

La società ha nuovamente manifestato interesse per la compagnia che rischia il fallimento, ma resta il nodo sciopero


Venerdì scorso l’Antitrust ha annunciato una multa di otto milioni di euro per il consorzio di armatori che aveva rilevato la proprietà della società Tirrenia: sono stati condannati per aver costruito un’intesa in violazione della concorrenza – essendo gli stessi … Continua a leggere→


Il tribunale di Milano ha accettato il complicato piano di rientro dei debiti della compagnia di navigazione

Nicola Pinna la racconta sulla Stampa: molte società sono state appena multate per aver alzato i prezzi

Come funzionano i siti, forum e gruppi – anche italiani – in cui si comprano e vendono profili "di successo", per quanto sia vietato

L'ipotesi circola da qualche settimana, ma non sembra avere nessun fondamento concreto

