Il botto dei prezzi per la Sardegna

Repubblica raccoglie le proteste sugli aumenti dei traghetti e si chiede se c'entri la crisi di Tirrenia

Stamattina Repubblica raccoglie in prima pagina le proteste dei clienti dei traghetti intenzionati ad andare in vacanza in Sardegna quest’estate e che hanno notato i cospicui aumenti dei prezzi.

Prezzi dei traghetti alle stelle, promozioni quasi sparite. Vip a parte, la vacanza in Sardegna diventa proibitiva per le famiglie alle prese con aumenti delle tariffe di oltre il 60%, con punte del 130 rispetto a un anno fa. Nessun risparmio per chi prenota in anticipo. Arrivano le prime disdette degli habitué e le lamentele di chi minaccia di scegliere mete più abbordabili, come Croazia o Grecia. Se non si interviene in fretta, i maxi-rincari potrebbero suggellare il flop del turismo. Il passaparola su Facebook alimenta la protesta, in migliaia chiedono un passo indietro sui “folli rincari”. Associazioni di consumatori e istituzioni locali sono sul piede di guerra: il sospetto è che, con la Tirrenia in amministrazione controllata, le altre compagnie di navigazione abbiano fatto cartello per allineare i prezzi dei biglietti verso l’alto. Ma i ritocchi, si difendono le compagnie, sono dovuti all’aumento del prezzo del carburante. Ora tocca all’Antitrust, a cui è stato presentato un esposto, fare chiarezza.
Nell’offerta di Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries c’è una media di rincari di oltre il 70 per cento, nel periodo luglio-agosto sulle tratte Genova-Olbia, Genova-Porto Torres, e Livorno-Golfo Aranci, denuncia Altroconsumo in una rilevazione di marzo. Risultato: una famiglia di quattro persone con auto al seguito per il viaggio Genova-Porto Torres potrebbe arrivare a spendere ad agosto oltre 1000 euro, 400 in più di un anno fa. “Va peggio per i transiti più economici, come la poltrona o la moto al seguito, con prezzi più che doppi”, dice Marco Bulfon, coordinatore area inchieste. L’associazione lamenta “tariffe ingessate” e l’assenza di promozioni come il “passaggio auto a un euro”. Se sotto accusa è la politica tariffaria di Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries, anche Tirrenia ha introdotto rincari (tra il 25 e il 30% sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Genova-Porto Torres, per non residenti in alta stagione, dice la compagnia). Ma per gli armatori le promozioni del passato hanno distorto la percezione del valore del servizio e le tariffe dipendono dall’aumento dei costi operativi, in particolare del carburante. “Non è più redditizio continuare con la concorrenza aggressiva”, chiarisce Euan Lonmon, ad per l’italia di Corsica Sardinia Ferries. “Ora i prezzi sono in linea con quelli delle principali tratte europee, sono quelli per fare il servizio in sicurezza”.

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