A Expo è meglio non andarci con la macchina

È il parere di Beppe Severgnini, che dopo una mattinata faticosa sugli svincoli stronca la viabilità intorno alla zona

A picture shows the Cascina Merlata, one of the forth entrance to EXPO2015 on April 28, 2015 in Milan where the World Exposition Milano 2015 (Universal Exposition) will run from May 1, 2015 to October 31, 2015 on the theme Feeding the Planet, Energy for Life. The fair focuses on food security, sustainable agricultural practices, nutrition and battling hunger - as well as on dishing out the best fare of the world's culinary cultures. Cooking shows, restaurants, and food stalls will be designed to attract and hold visitors in Italy's financial capital. AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
A picture shows the Cascina Merlata, one of the forth entrance to EXPO2015 on April 28, 2015 in Milan where the World Exposition Milano 2015 (Universal Exposition) will run from May 1, 2015 to October 31, 2015 on the theme Feeding the Planet, Energy for Life. The fair focuses on food security, sustainable agricultural practices, nutrition and battling hunger - as well as on dishing out the best fare of the world's culinary cultures. Cooking shows, restaurants, and food stalls will be designed to attract and hold visitors in Italy's financial capital. AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Sul Corriere della Sera di mercoledì Beppe Severgnini, che finora aveva scritto molto favorevolmente di Expo a Milano, racconta invece la sua delusione e arrabbiatura per il sistema di percorsi e viabilità creato intorno a Expo, suggerendo di usare la metropolitana per andarci.

Chi ha deciso la viabilità intorno a Expo2015 dovrebbe essere messo a vendere le bibite. Anche lì, probabilmente, combinerebbe disastri.
Ci sono due Expo: quella dentro i cancelli e quella fuori dai cancelli.
La prima è un piccolo miracolo. Novemila operai, tecnici e ingegneri sono riusciti in un’impresa quasi impossibile. Ovviare a scandali e ritardi, e aprire in tempo l’Esposizione universale, risparmiando all’Italia una figuraccia mondiale. Ovviamente, non hanno un invito per visitare ciò che hanno costruito. Ma questo è un altro discorso.
La seconda Expo, quella fuori dai cancelli, è un esempio di spettacolare disorganizzazione. Se un bambino di quattro anni, munito di altrettanti pennarelli colorati, avesse tracciato le vie d’accesso, i risultati sarebbero migliori.
Quello che state per leggere è il racconto di chi, dopo quattro giorni di viaggi facili in metrò e in treno, ha deciso di arrivare a Expo2015 in automobile, con una collega. Non l’avessimo mai fatto.
Partiamo da Milano, zona ovest. Tempo di viaggio, secondo il navigatore: 14 minuti. Troppo pochi: avremmo dovuto insospettirci.

(continua a leggere su Corriere.it)