La storia degli stabilimenti Pisorno

Per anni a Tirrenia ci sono stati degli studios di cinema che hanno fatto a gara con Cinecittà: una mostra a Palazzo Blu di Pisa ne racconta l'evoluzione

(ANSA / US FONDAZIONE PALAZZO BLU)
(ANSA / US FONDAZIONE PALAZZO BLU)

Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta a Tirrenia, frazione di Pisa, c’erano gli studi cinematografici più importanti d’Italia, molto più importanti di Cinecittà. Prima che Roma diventasse conosciuta come l’Hollywood sul Tevere, c’era stata in Toscana una Hollywood sull’Arno: alla storia di quegli studios è dedicata la mostra “Tirrenia-Città del cinema. Pisorno-Cosmopolitan 1934-1969“, visitabile al Palazzo Blu di Pisa fino al 3 luglio. Pisorno è il primo nome degli Studios e deriva dall’unione delle parole Pisa e Livorno: pur essendo frazione di Pisa, Tirrenia è infatti più o meno a metà strada tra i due comuni.

La mostra “Tirrenia-Città del cinema. Pisorno-Cosmopolitan 1934-1969” è curata dalla storica del cinema Giulia Carluccio ed è stata realizzata in collaborazione con il Museo del cinema di Torino. A Palazzo Blu ci sono costumi di scena, locandine, ritratti, macchinari, sceneggiature, spezzoni e immagini dei film girati negli studi di Tirrenia da cui negli anni sono passati Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Vittorio Gassman, Vittorio De Sica, Elio Petri e Sergio Corbucci.

Gli studi di Tirrenia furono costruiti durante il Fascismo. Il progetto fu realizzato dall’architetto Antonio Valente e l’idea fu del drammaturgo Gioacchino Forzano: i soldi arrivarono in gran parte dalla famiglia Agnelli. Il regime fascista ebbe però una parte rilevante nel bonificare le aree in cui vennero costruiti gli studi, e forse anche nella scelta di Tirrenia come sede. Tra i vantaggi di Tirrenia c’era il suo essere vicino a molte cose – due città, le montagne dell’Appennino, un fiume, il mare, i boschi e le colline – che tornavano comode per girare film di ogni tipo. Gli studios di Tirrenia diventarono quelli di Pisorno nel 1935 e da lì fino all’inizio della Seconda guerra mondiale vi si girarono circa 80 film. Negli anni della guerra gli studi furono occupati prima dai tedeschi e poi dagli Alleati, che li usarono come magazzini militari.

Dopo la guerra, gli studi cinematografici di Pisorno ripresero senza troppo successo la loro funzione originale e nel 1961 la Cosmopolitan Film del produttore cinematografico Carlo Ponti (anche marito di Sophia Loren) acquistò gli studi e cambiò il loro nome in Cosmopolitan. Per alcuni anni gli affari andarono bene: ai Cosmopolitan furono girati film importanti e con loro arrivarono attori, attrici, registi e soldi. Il nuovo successo degli studi di Tirrenia durò però meno di un decennio e nel 1969 i Cosmopolitan studios chiusero, soprattutto a causa della concorrenza di Cinecittà. Nel 1987 i fratelli Taviani ricostruirono negli studi di Tirrenia una piccola Hollywood di inizio secolo, da usare per il loro film Good Morning Babilonia.

Gli studi di Pisorno sono ora in ristrutturazione e gran parte degli edifici diventeranno residenze alberghiere. Negli anni Ottanta l’allora presidente del Pisa Sporting Club Romeo Anconetani propose di creare una squadra di calcio che unisse quelle di Pisa e Livorno e di chiamarla Pisorno: ma alla fine non se ne fece nulla.