Oggi l’Argentina sceglie il suo nuovo presidente
Al ballottaggio ci sono Sergio Massa, di centrosinistra, e Javier Milei, di estrema destra: non potrebbero essere più diversi

Al ballottaggio ci sono Sergio Massa, di centrosinistra, e Javier Milei, di estrema destra: non potrebbero essere più diversi

Al ballottaggio di oggi è il leader della coalizione di centrosinistra, ma nel corso della sua carriera è stato anche quasi tutto il resto

Ne stanno facendo ampio uso i due candidati arrivati al ballottaggio, con effetti sia divertenti che insidiosi

La coalizione Juntos por el Cambio, arrivata terza al primo turno delle presidenziali, ha dentro partiti molto diversi tra loro

Il primo è andato meglio delle aspettative, il secondo un po' peggio: la candidata di centrodestra Patricia Bullrich è arrivata terza

Si vota domenica e l'imprevedibile leader di estrema destra è il favorito: vuole “mandare a casa” tutti i partiti tradizionali

Vuole abolire la banca centrale, è contro l’aborto, favorevole alle armi per tutti e crede che vendere organi possa essere «un mercato in più»

Guida ai possibili candidati e candidate delle prossime elezioni presidenziali, previste per ottobre e attorno a cui sembra prevalere un grande disincanto


Col risultato delle elezioni parlamentari argentine la presidentessa ha perso la possibilità di ricandidarsi, mentre crescono ancora le chances del "nuovo" Sergio Massa

I due governi ne stanno discutendo: il progetto potrebbe poi coinvolgere tutto il Sudamerica, anche se gli ostacoli sono molti

Per il secondo turno delle presidenziali il candidato dell'estrema destra ha proposto un'immagine di sé sorprendentemente moderata

Il presidente eletto dell'Argentina ha fatto molte dichiarazioni ultraliberiste e di estrema destra, ma poi ha cercato di moderarsi creando parecchia confusione

Nel gruppo eterogeneo di chi non ritiene il presidente argentino un pazzo c'è un generale apprezzamento per il suo approccio all'economia, ritenuto in qualche modo utile anche per noi

«Eppure Maradona vive. E vive moltissimo nelle contraddizioni innumerevoli di una città e di un paese. Arrivato in un’Argentina travolta da Javier Milei, presidente più liberista del più sfrenato liberista, mi ritrovo a vagare nella torrida estate. Ripercorro al contrario il muro nero dove trovano posto i nomi degli scomparsi, dagli ultimi fino ai primissimi dissidenti, passando per le spaventose annate centrali: persone torturate, massacrate, narcotizzate, gettate proprio in questo fiume. All’inizio le buttavano troppo vicino alla costa: i corpi riaffioravano a riva. Quindi si sono spinti più in là con l’aereo. Vuoi negare questa cosa? Dovrai buttare giù questo muro, abbatterlo. Lo hanno già fatto con le persone, perché non credere che possano farlo con un parchetto trascurato? Viene da chiedersi come sia stato possibile organizzare i Mondiali di calcio del 1978 in Argentina proprio in quel momento, quando il massacro era in corso»

Ha vinto ancora Hamilton, davanti alle due Ferrari di Vettel e Raikkonen

Le due Mercedes hanno concluso la gara in prima e seconda posizione, Vettel è arrivato terzo

È partito in pole, è stato sempre in testa alla gara e l'ha conclusa davanti a Bottas e Vettel

Vettel è arrivato secondo e Räikkönen quinto, Rosberg si è ritirato: l'ordine completo di arrivo e la classifica generale
