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  • Mercoledì 15 novembre 2023

Meme e video creati con l’intelligenza artificiale per le elezioni in Argentina

Ne stanno facendo ampio uso i due candidati arrivati al ballottaggio, con effetti sia divertenti che insidiosi

Una delle immagini generate con applicazioni di intelligenza artificiale (@IAxlaPatria)
Una delle immagini generate con applicazioni di intelligenza artificiale (@IAxlaPatria)
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In Argentina si vota domenica per il ballottaggio delle elezioni presidenziali tra l’attuale ministro dell’Economia, Sergio Massa, che si è candidato con la coalizione peronista di centrosinistra Unión por la Patria, e l’economista ultraliberista e di estrema destra Javier Milei, che ha ottenuto il sostegno anche della coalizione di centrodestra Juntos por el Cambio, arrivata terza. La campagna elettorale argentina è stata particolarmente animata soprattutto per le posizioni radicali e i metodi molto teatrali di Milei, mentre Massa ha costruito parte della sua campagna proprio sull’opposizione a una candidatura definita «preoccupante, pericolosa e potenzialmente distruttiva» per un paese già alle prese con una lunga e pesante crisi economica.

Ma la campagna presidenziale argentina è anche una delle prime in cui i candidati e i loro sostenitori hanno utilizzato con frequenza l’intelligenza artificiale: sono state create locandine politiche, corrette foto, create immagini e video. I candidati sono apparsi in film famosi e in meme, mentre alcuni video creati artificialmente hanno fatto pronunciare loro frasi mai dette. Tutte cose che potrebbero succedere con sempre maggiore frequenza in molte elezioni in tutto il mondo.

Entrambi i candidati hanno utilizzato immagini generate dall’intelligenza artificiale, ma i responsabili della campagna di Massa ne hanno fatto un uso più strutturale e continuo. L’intelligenza artificiale è stata utilizzata in primo luogo per creare una campagna di poster e locandine, da utilizzare prevalentemente online, ma in casi saltuari anche nel “mondo reale”. L’idea era quella di rendere attrattivo anche per i giovani il movimento politico peronista, rinnovandone immagine e metodi comunicativi. Ingegneri e artisti hanno caricato una serie di immagini di Massa e altri candidati della coalizione su un software open-source chiamato Stable Diffusion, che ha creato la base per la generazione di nuove immagini e video.

Massa ne era il principale protagonista, in poster dalla grafica di ispirazione sovietica, oppure che richiamavano il poster “Hope” di Barack Obama o una copertina della rivista statunitense New Yorker.

 

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Massa è diventato anche il protagonista di film di guerra, in «difesa della patria», inserito in una locandina del film Ghostbusters, nella sigla del telefilm anni Ottanta MacGyver, nei panni di Indiana Jones o dell’eroe dell’indipendenza rigorosamente a cavallo.

 

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Javier Milei ha risposto con alcune grafiche, sempre generate dall’intelligenza artificiale: quella che ha avuto più successo, con quasi 30 milioni di visualizzazioni, celebrava l’accordo fra il candidato dell’ultradestra, che spesso si rappresenta come un leone, con la candidata arrivata terza, Patricia Bullrich, disegnata come un’anatra (pato, in spagnolo). L’immagine in stile Disney voleva sancire la nuova intesa, dopo i pesanti attacchi reciproci nella campagna per il primo turno.

Milei ha anche ribaltato l’uso delle locandine di Massa per rappresentarlo come un leader della Cina comunista e criticarne l’approccio in politica economica.

Sostenitori e responsabili della comunicazione di Massa sono stati molto attivi negli attacchi al candidato avversario con immagini e video creati dall’intelligenza artificiale: per Halloween Milei e i suoi alleati sono stati rappresentati come mostri, la faccia del candidato dell’estrema destra è stata sovrapposta a quella del protagonista del film Arancia Meccanica o inserita in una falsa locandina del film Paura e delirio a Las Vegas.

 

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L’intelligenza artificiale è stata utilizzata anche per uno spot in stile cinematografico in cui le strade di Buenos Aires sono date alle fiamme dalla «pazzia di Milei», fino all’intervento salvifico di Massa: il messaggio è un richiamo all’unità in difesa della democrazia.

Tutti i video e le immagini create con tecnologie di intelligenza artificiale dichiarano esplicitamente la propria natura “non reale”, per evitare fraintendimenti e accuse di fare disinformazione. A volte però i limiti sono di difficile definizione, come nel caso di un video creato artificialmente in cui i sostenitori di Massa dicono di aver chiesto all’intelligenza artificiale «di aiutare Milei a spiegare un po’ meglio il suo progetto di rendere legale vendere gli organi». Si tratta di un’idea che l’ultraliberista candidato di estrema destra ha effettivamente proposto, ma che nel video viene estesa, facendogli dire frasi mai pronunciate: «Immaginate di avere figli e considerate ognuno di loro come un investimento a lungo termine: non nel senso tradizionale, ma con il potenziale economico dei loro organi». Lo stesso Massa si è detto in disaccordo con un uso simile dell’intelligenza artificiale e il video mercoledì è stato rimosso.

La creazione di contenuti simili è destinata a diventare problematica nelle campagne elettorali. Il New York Times ha evidenziato alcuni utilizzi della tecnologia anche più spericolati in Canada e negli Stati Uniti: un candidato sindaco di Toronto ha pubblicato un’immagine della città invasa da senzatetto, definendolo uno scenario probabile se non fosse eletto, i Repubblicani hanno pubblicato video con varie scene di nuove guerre internazionali, fra cui l’invasione di Taiwan da parte della Cina, in caso di un secondo mandato del presidente Joe Biden.