L’Argentina ha un nuovo ministro dell’Economia, il terzo in meno di un mese

Sergio Massa, il nuovo “superministro” dell'Economia argentino (AP Photo/Natacha Pisarenko)
Sergio Massa, il nuovo “superministro” dell'Economia argentino (AP Photo/Natacha Pisarenko)

Giovedì il presidente argentino Alberto Fernández ha nominato un nuovo ministro dell’Economia, il terzo in meno di un mese: è Sergio Massa, politico molto conosciuto in Argentina e finora presidente della Camera. Massa guiderà un ministero dell’Economia diverso dai precedenti e più potente, perché oltre alle politiche economiche gestirà anche quelle agricole e produttive: per questo, in Argentina, alcuni giornali parlano di un nuovo «superministro» dell’Economia.

Fernández ha nominato Massa nel tentativo di fare le riforme necessarie a risollevare il paese dalla grave crisi economica in cui si trova da tempo. Crisi che tra l’altro sta contribuendo a indebolire il suo governo, a poco più di un anno dalle prossime elezioni presidenziali, che si terranno a ottobre del 2023.

Massa sostituirà Silvina Batakis, la ministra dell’Economia che si era insediata meno di un mese fa prendendo il posto di Martín Guzmán, che a sua volta si era inaspettatamente dimesso per disaccordi interni alla coalizione di governo che secondo lui gli impedivano di svolgere il proprio lavoro con sufficiente margine d’azione. Secondo alcuni analisti, Massa ha invece sufficiente peso politico per poter negoziare più facilmente sia con le varie correnti interne alla coalizione che con l’opposizione.

Massa dovrà gestire le politiche economiche di un paese che attualmente ha un tasso d’inflazione stimato al 90 per cento. Tra le altre cose, dovrà attuare le misure previste dall’accordo fatto a inizio anno col Fondo Monetario Internazionale per la ristrutturazione (cioè la modifica delle condizioni di restituzione) di un debito da 44,5 miliardi di dollari (circa 39,5 miliardi di euro). Il debito, a sua volta, risale al grosso prestito di 57 miliardi di dollari (circa 51 miliardi di euro) che il Fondo Monetario Internazionale aveva fatto all’Argentina nel 2018 per evitare il default.