public shaming
Chrissie Hynde e le gogne online
La cantante dei Pretenders ha detto cose sgradevoli e sbagliate sulle violenze sessuali di cui è stata vittima: l'Atlantic si chiede però se si meriti gli attacchi che ha ricevuto

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Libri che si leggono come Storie su Instagram
È un progetto della New York Public Library, che pubblicherà tre classici in un nuovo formato digitale

395 parole sul giornalismo
Margaret Sullivan, la "public editor" del New York Times ha elencato i consigli dati ai suoi studenti alla fine del corso della Columbia University

I neon di Vancouver
Nelle fotografie in bianco e nero scattate negli anni Cinquanta e pubblicate online dalla Vancouver Public Library

Il guaio del New York Times su San Bernardino
L'autorevole giornale statunitense ha scritto una cosa falsa – che poi è circolata molto – basandosi su fonti anonime: è stato criticato molto anche dalla sua public editor

I sei fratelli italiani che riempirono New York con le loro statue
Da quelle davanti alla Borsa a quelle che ornano la New York Public Library, uscirono tutte dalla bottega dei Piccirilli nel Bronx

Dinamiche dei menu dei ristoranti
«Anni fa avevo cominciato a collezionarli. Poi ho capito che frequentavo sempre gli stessi posti e ho rinunciato. Adesso passo il tempo a guardare la collezione digitale della New York Public Library per vedere come sono cambiati. Quello che so per certo è che i “tris” non vanno più da un pezzo, e neanche il cocktail di gamberi in salsa rosa. L’impaginazione, i formati, la carta, i caratteri, la consistenza della copertina sono sempre stati più numerosi di quelli dell’editoria dei libri. Eppure in questa infinità virtuale, di ieri e di oggi, è forse possibile individuare tre macro categorie: i grafici/tipografici, gli illustrati e gli scritti a mano, come quello dell'Oyster Bar di New York»

In fila per Wimbledon, con l’emicrania
«Chi non può permettersi di spendere migliaia di sterline o non ha inviti esclusivi ha altre due strade. La prima è il public ballot, una lotteria in due tornate annuali che consente di acquistare biglietti solo a pochi fortunati. L’altra possibilità è farsi The Queue, La Coda»

Il public editor del New York Times
Cosa è il delicato (e da noi inconcepibile) ruolo di "controllore" nei quotidiani americani, per cui al New York Times è stata appena nominata la prima donna

Il fantasma “Free public WiFi”
La rete wireless che crediamo di trovare in ogni angolo del mondo è figlia di un vecchio difetto di Windows

La Minnesota Public Radio ha licenziato il famoso conduttore Garrison Keillor per comportamenti inappropriati

Chiedilo alla New York Public Library

Il Miur ha stretto un accordo con il TED per dei corsi in “public speaking” per gli studenti delle scuole secondarie

Una canzone dei Public Enemy
Anime perse e anime vendute

Ancora qualche “public editor” in giro

L’ultima (e l’unica) dei public editor

Torna un “public editor”, ma in Germania

Come si reagisce al sessismo online?
Prova a rispondere il Washington Post, dopo che due donne recentemente hanno deciso per lo sputtanamento pubblico

Volete partecipare alla settimana dell’orso grasso?
