presentazioni libri
Presentare stanca
«Il Salone del Libro di Torino porta fatturato ad albergatori e tassisti, autisti di Uber e gestori degli Airbnb. Guadagna anche il settore alimentare: i chioschi Autogrill in fiera col contratto in esclusiva. E poi, ovviamente i cartongessisti che allestiscono gli stand, i magazzinieri che li stoccano, gli spacciatori di Borgo Dora, gli ambulanti dei Murazzi, artisti di strada guardie giurate gelatai parcheggiatori escort. A Torino tutti intercettano qualcosa dell’indotto economico del più grande evento editoriale italiano. Quasi tutti. Non lo intercettano gli autori»

L’impazienza dei lettori
Marino Sinibaldi interviene sulla storia dell'agitato incontro romano con Jonathan Franzen

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Che torna tutto prima o poi

Arriva quel periodo dell’anno a Peccioli
Anche questo dicembre il Post partecipa al weekend toscano di libri e librerie curato da Luca Sofri

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L'annuncio delle dimissioni da sottosegretario alla Cultura arriva dopo mesi di rapporti conflittuali e a dir poco anomali con il ministro per cui avrebbe dovuto lavorare

Come si visita un museo?
Alcune dritte che potrebbero aiutarvi, soprattutto in questa stagione, se ogni tanto vi siete sentiti un po' spaesati o respinti

Che storia ha il centro sociale Leoncavallo
Iniziata cinquant'anni fa, passata per tre sedi e arrivata a un nuovo sgombero: in mezzo ci sono passate generazioni di milanesi e non

La paura parla sottovoce

La cultura può essere un’arma
«Quando ho sentito Čajkovskij a Leopoli, ho sobbalzato. Era strano ascoltare la sua musica in Ucraina, perché l'arte e la musica sono tra i campi di battaglia di questa guerra. Il 27 febbraio 2022, a tre giorni dall’invasione russa su vasta scala, l’Agenzia statale per le arti e l’educazione artistica del ministero della Cultura ucraino aveva pubblicato sul suo sito una petizione tradotta in 22 lingue con cui si invitavano gli organizzatori di festival in tutto il mondo a boicottare gli artisti russi e le loro opere»

Contro il messaggio
«Romanzi con un “messaggio” più o meno esplicito sono stati scritti (basti pensare al realismo socialista) e vengono scritti tutt’oggi. Ma leggere pensando che l’autore avesse in mente fin dall’inizio una replica a qualche grande domanda, e l’abbia distillata in forma romanzata, è un modo di leggere che non riesco nemmeno a concepire. Quale sarebbe il messaggio delle "Memorie di Adriano", o di "Gita al faro"? E di "Anna Karenina"? "Non suicidatevi"? E della "Metamorfosi"? "Non trasformatevi in insetti"?»

A Roma le occupazioni nelle scuole vanno avanti da oltre due mesi
Un movimento che per ora non ha attecchito altrove protesta contro la gestione degli spazi e degli orari nel terzo anno di pandemia

In Umbria gli spazi femministi sono a rischio
Da anni sindaci e giunta regionale di destra provano a depotenziarli, come mostra la storia della Casa delle Donne di Terni, che potrebbe diventare presto un centro per anziani

In Toscana, in due
Tra colline e spiagge, visite alle cantine, antiche rovine etrusche e gallerie d'arte: tutte cose belle da soli, ma molto meglio in coppia

Questo weekend a Torino si parlerà di classici e fake news
Da giovedì a domenica, tutti gli incontri e i protagonisti della seconda edizione del Festival del Classico che quest'anno sarà sul tema della verità

Cosa fa un’agenzia di stampa
E in particolare cosa fa l'ANSA, la più importante in Italia, che oggi compie 75 anni

Come mai si parla di sicurezza a Mestre
Dopo l'omicidio di Giacomo Gobbato, nella città sulla terraferma veneziana c'è dibattito sull'approccio da tenere: repressione, assistenza alle persone “ai margini” o prevenzione
