In Toscana, in due

Tra colline e spiagge, visite alle cantine, antiche rovine etrusche e gallerie d'arte: tutte cose belle da soli, ma molto meglio in coppia

Golfo di Baratti (Toscana Promozione Turistica)
Golfo di Baratti (Toscana Promozione Turistica)

Dopo i mesi di convivenza stretta dovuta alle restrizioni per il coronavirus, quest’anno le aspettative per le vacanze di coppia sono forse meno sentite. Vale la pena di organizzarle bene però, per ritrovare modi di passare molto tempo insieme più rilassati. La Toscana potrebbe essere una meta adatta: moltissime persone, tra cui tanti membri del mondo dello spettacolo di tutto il mondo, la scelgono per il proprio matrimonio o andare in luna di miele per i suoi borghi ben conservati, che possono far sentire chi li visita un po’ fuori dal tempo. I paesaggi collinari toscani poi ormai sono entrati nell’immaginario collettivo del romanticismo grazie a tanti film di Hollywood.

Non serve spostarsi troppo per raggiungerla e si possono fare tantissime cose diverse, adatte a una vacanza in due. Due calici di vino e un tramonto su un bel paesaggio, lo stereotipo della “vacanza romantica”, li si trova un po’ dappertutto in Toscana: scegliendo una meta al di fuori delle zone più frequentate, è facile organizzare una vacanza in cui stare insieme in modo rilassato e al tempo stesso vedere e scoprire cose nuove.

In giro per cantine
Il Chianti è uno dei vini più famosi del mondo e si trova ovunque nel mondo, ma assaggiarlo in mezzo ai vigneti da cui è prodotto, magari dopo aver visitato una cantina è un’esperienza diversa – oltre che molto adatta per passare del tempo in coppia. Lo stesso vale per gli altri vini toscani. Di cantine da visitare e qualità di vino da degustare ce ne sono un po’ dappertutto: la Toscana è seconda solo al Piemonte per il numero di “Città del Vino”.

Ad esempio, tra i colli pisani, in cima a un cucuzzolo, c’è Montescudaio, un borgo medievale che si sviluppa attorno a un antico monastero di suore benedettine. Dà il nome alla locale DOC, ovvero la denominazione di origine controllata che certifica la provenienza dell’uva con cui vengono fatti i vini tipici della zona. Ed è anche una cittadina che vale la pena visitare: fa anche parte della lista dei borghi più belli d’Italia dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e da una torretta nelle sue mura, detta “La Guardiola”, è possibile vedere il panorama della pianura del Cecina che arriva fino al mar Tirreno. Una bella vista del mare si ha anche dal piazzale del Castello, di fronte alla Chiesa abbaziale di Santissima Maria Assunta.

Montescudaio (Ansa)

Un’altra località dove si può imparare a degustare i vini toscani è Castagneto Carducci, un altro borgo medievale, in provincia di Livorno. Sono noti in particolare i rossi della zona di Bolgheri (Ornellaia, Sassicaia e Masseto), una frazione di Castagneto, che si possono abbinare a piatti tipici come capriolo arrosto, lepre in salmì e colombo al “pentolo”, cioè farcito con pancetta e condimenti.

Il paese si sviluppa attorno al castello medievale appartenuto alla famiglia della Gherardesca (sì, quella di Costantino della Gherardesca) ed è caratterizzato da vicoli, terrazze naturali, antiche botteghe artigiane e trattorie tradizionali. Nel paese si possono visitare anche Palazzo Pretorio e la Chiesa di San Lorenzo, oltre che, per gli appassionati di poesia italiana, la casa dove Giosuè Carducci (in suo onore il nome di Castagneto fu modificato nel 1907) visse da bambino. Andando a Bolgheri invece si può percorrere il celebre “viale dei Cipressi”, una strada che dall’Aurelia porta al borgo celebrata dallo stesso Carducci: si chiama così perché è chiusa e ombreggiata su entrambi i lati da file di cipressi secolari.

Il viale dei Cipressi che porta a Bolgheri (Wikimedia Commons)

In cerca degli etruschi
Le coppie che condividono l’interesse per l’archeologia possono organizzare una vacanza nelle zone dove si sono conservate rovine degli etruschi, un popolo italico ancora molto misterioso che viveva tra il sud della Lombardia e il nord del Lazio tra il IX e il I secolo a.C.. Non lontano da Castagneto Carducci, verso la costa, si trova ad esempio Populonia, un’antichissima città etrusca costruita in cima a una collina affacciata sul golfo di Baratti, di fronte all’isola d’Elba: è l’unica città etrusca costruita direttamente sul mare e c’è una gran vista. Nel Parco archeologico di Baratti e Populonia si possono visitare due necropoli etrusche e nella parte alta, l’Acropoli della città, dove si trovavano templi e altri edifici importanti.

Altri siti archeologici dove si possono vedere rovine risalenti al tempo degli etruschi si trovano in provincia di Grosseto: l’Area archeologica di Vetulonia e l’Area archeologica di Roselle. Nella prima si trovano alcune delle tombe etrusche meglio conservate: alcune di queste ci hanno permesso di scoprire come nella civiltà etrusca il ruolo delle donne, e così i rapporti di coppia, fossero molto diversi rispetto ad altre civiltà contemporanee e più vicini alla nostra.

Parte del sito archeologico di Populonia (Toscana Promozione Turistica)

Per gallerie, festival e giardini particolari
La Toscana è nota in tutto il mondo per l’arte rinascimentale, ma anche oggi continua a essere un territorio sensibile al lavoro degli artisti e in certe località in modo particolare. Ad esempio a Pietrasanta, in provincia di Lucca, una cittadina considerata il capoluogo storico della Versilia e famosa per lavorazione artistica del marmo. Moltissimi scultori ci hanno vissuto e lavorato e per questo alcuni l’hanno soprannominata “Piccola Atene”. Ci sono moltissime gallerie di arte contemporanea da visitare ed è possibile vedere opere d’arte anche solo girando per strade e piazze.

Tra le opere più famose che si possono vedere in città ci sono il Il guerriero, una statua in bronzo alta quasi 4 metri dell’artista colombiano Fernando Botero, e L’Annunciazione dello scultore polacco Igor Mitoraj, che nel 1983 aprì un atelier a Pietrasanta. Altre tappe da includere in una visita della città sono il Duomo di San Martino, con il suo campanile noto per la scala elicoidale al suo interno (secondo alcuni progettata da Michelangelo), la chiesa di Sant’Agostino che ospita il Museo dei Bozzetti, una collezione di modelli scultorei di vari artisti, e la chiesa di San Francesco. Per fare il bagno in mare poi si può andare nella vicina frazione Marina di Pietrasanta.

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D’estate a Pietrasanta sono organizzate diverse mostre e rassegne d’arte: nel Parco della Villa Versiliana ogni anno viene organizzato il Festival La Versiliana, che propone un ricco calendario di eventi, concerti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e di danza. Un altro centro molto attivo dal punto di vista culturale nell’estate toscana è Capalbio, poco distante dal promontorio dell’Argentario, in provincia di Grosseto. Nota per essere la meta vacanziera di molte persone del mondo della cultura e dello spettacolo, ogni anno ad agosto vi si organizza un festival letterario, Capalbio Libri, che ci sarà anche quest’anno, a partire dal 5 agosto.

Libri a parte, anche solo il centro della cittadina merita una visita: la parte più antica è circondata da un anello di mura di origine medievale e da una seconda cinta muraria più bassa risalente al periodo rinascimentale. Tra le colline vicine invece si trova il famosissimo Giardino dei Tarocchi, progettato dall’artista Niki de Saint Phalle e ispirato alle figure tipiche dei tarocchi, come dice il nome. A chi ci è stato potrebbe ricordare un po’ il Parc Güell di Gaudì a Barcellona. Aggirandosi per il parco si incontrano sia sculture alte fino a quindici metri che vere e proprie opere di architettura da esplorare come in una città, tutte caratterizzate dalla riconoscibile piastrellatura a mosaico di mille colori.

Giardino dei tarocchi (Ansa)

Sempre in provincia di Grosseto si trova anche un altro parco pieno di opere d’arte: il giardino di Daniel Spoerri, a Seggiano, sul monte Amiata. Spoerri è un artista svizzero ( danzatore, pittore e coreografo) e in questo parco ha raccolto anche opere di numerosi altri artisti: ci sono in totale 113 installazioni di 55 artisti. Lo si può visitare anche in questo periodo, il venerdì, il sabato e la domenica.

In mezzo alla natura
Le coppie più avventurose – e quelle che tra marzo e maggio hanno sofferto soprattutto il fatto di non poter fare camminate e giri in mezzo alla natura – in Toscana si possono fare anche vacanze all’aria aperta, tra antiche vie, trekking in montagna e sport acquatici. Vicino al alcune delle località già citate poi si possono visitare parchi naturali dove provare a osservare alcuni animali nel loro habitat. A Bolgheri infatti si trova un’oasi faunistica che fu la prima area privata protetta in Italia: è un parco di 513 ettari di bosco igrofilo (cioè che sorge lungo le sponde di un corso d’acqua), con stagni, pinete e prati allagati. D’estate ci si possono fare trekking notturni, durante i quali è possibile avvistare cicogne, daini, caprioli e cinghiali, oltre che vedere meglio le stelle, grazie al buio intorno.

Vicino a Capalbio invece c’è il Lago di Burano, sede di un’oasi protetta dal WWF dove si possono osservare svariati tipi di uccelli di palude da appositi punti di osservazione. Ci sono in particolare molte specie di anatre e di rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Nella riserva vivono anche daini, istrici, tassi, conigli selvatici, ricci e testuggini. Sempre poco lontano da Capalbio c’è la Laguna di Orbetello, sede di una delle più importanti e note oasi del WWF. Infatti nella lagua si può vedere il cavaliere d’Italia, uccello acquatico che negli anni Sessanta spinse Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia, a cercare di creare l’oasi.

Fenicotteri nella laguna di Orbetello a dicembre (ANSA/Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire)

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