Il presidente RAI dà la colpa all’evasione del canone per la bassa qualità dei programmi
«È difficile fare soltanto grande qualità quando hai un canone di 109 euro e un’evasione del 30%»

«È difficile fare soltanto grande qualità quando hai un canone di 109 euro e un’evasione del 30%»

Quanto si paga, e come? Chi paga? Si può non pagare? Le nuove regole introdotte dalla legge di stabilità a partire dal 2016

E quindi? Che cosa possono o non possono fare gli addetti RAI che fanno il porta a porta? Lo spiega Serena Sileoni, sciogliendo un po' di dubbi sul canone

In base a un decreto regio del 1938, la Rai chiede a 5 milioni di imprese e cittadini con partite IVA di pagare un canone speciale: perché hanno un computer o un videocitofono

Pagare col canone solo i canali di servizio pubblico (che paghino tutti), e sostenere gli altri con la pubblicità, propone Giorgio Gori

Non basta avere un computer, uno smartphone o un tablet per dover pagare il canone, precisa l'azienda: serve che sia effettivamente utilizzato come televisore

La concorrenza si fa sentire, così la rete riduce il canone di un quarto e insiste sull'alta definizione

Non c'è stata nessuna sentenza in materia, contrariamente a quanto dice una notizia falsa che circola online da giorni: il canone va pagato

I proprietari di casa non potranno aumentare il canone mensile al di sopra del 10 per cento rispetto alla media locale dei prezzi

A parte che bisognerebbe parlare della RAI prima che del canone, il Foglio fa diverse obiezioni nel merito

«Nelle antologie scolastiche il sessismo, i pregiudizi di genere, le vittimizzazioni secondarie sono una costante. Le scrittrici sono assenti o relegate al di fuori del “canone”. Da generazioni assorbiamo, anche a scuola, attraverso la letteratura, una “cultura sentimentale” maschile, specchio del tempo in cui è nata, ma inevitabilmente anche modello per il tempo successivo. Le figure femminili della letteratura italiana non si sono mai emancipate dai due stereotipi possibili: l’angelo puro o la subdola tentatrice»

«In Italia le trasmissioni regolari della Rai iniziarono il 3 gennaio 1954, settant’anni fa. Per questo negli spot del festival di Sanremo sono apparsi vecchi televisori. Quando il collezionista vede quello con Amadeus, sorride: “Questo è un Körting, è della fine degli anni ’60”. Nella sua mansarda wunderkammer piena di televisori ordinatamente esposti, mi mostra un Philips del 1952, prodotto a Monza. Era utilizzato già durante le trasmissioni sperimentali e veniva dato in affitto: non pagavi il canone ma per guardare dovevi mettere una monetina in una scatolina, come un jukebox. Periodicamente gli addetti passavano a ritirare le monetine, e se lo avevi usato poco te lo ritiravano»


Quali sono le critiche contenute nel parere – non vincolante – dato dal Consiglio di Stato

La società ha cambiato metodo di fatturazione per gli abbonamenti: si pagherà ogni quattro settimane

Secondo alcune indiscrezioni dal prossimo gennaio potremmo essere costretti a pagarlo nella bolletta elettrica, ma non c'è ancora nulla di certo

Il 71 per cento dei votanti si è espresso contro la sua abolizione, nonostante sia il più costoso d'Europa

Dopo averlo riformato Renzi avrebbe proposto di abolirlo, ma il ministro dello Sviluppo Economico non è molto d'accordo

E chi può fare la domanda, che si potrà presentare dal 15 settembre anche online, sul sito dell'Agenzia delle Entrate
