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  • Martedì 2 giugno 2015

Il tetto massimo per gli affitti a Berlino

I proprietari di casa non potranno aumentare il canone mensile al di sopra del 10 per cento rispetto alla media locale dei prezzi

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)

Da lunedì 1 giugno, Berlino è diventata la prima città della Germania a mettere un tetto massimo al costo degli affitti: a ogni nuovo inquilino i proprietari di casa non potranno aumentare il canone mensile al di sopra del 10 per cento rispetto alla media locale. La legge è stata approvata dal Parlamento a marzo di quest’anno, è entrata in vigore rispetto ai contratti di affitto già esistenti, mentre rimangono escluse le nuove costruzioni, per evitare di incidere troppo sulla nuova edilizia.

Il disegno di legge era stato presentato nell’aprile del 2013 dal Senatore allo Sviluppo Urbano del Partito Social Democratico Michael Müller, per cercare di limitare l’aumento dei prezzi degli affitti che interessa soprattutto Berlino, Amburgo, Francoforte e le città universitarie, ormai da qualche anno. Secondo l’analisi svolta dall’agenzia immobiliare Jones Lang LaSalle, ad esempio, gli affitti a Berlino, tra il 2005 e il 2014, sono praticamente raddoppiati, passando dai 5,5 euro al metro quadrato del 2005 ai 9 euro del 2014.

«Circa 40mila persone si trasferiscono a Berlino ogni anno» ha detto Reiner Wild, direttore dell’Associazione Inquilini Berlino «e il mercato degli affitti è molto florido». L’obiettivo principale di questa legge è quindi far sì che Berlino si mantenga una città accessibile anche a chi ha meno possibilità economiche, perché è proprio questa sua caratteristica che le ha permesso di superare Londra e diventare la città attualmente più popolare d’Europa. «Vogliamo evitare che la situazione a Berlino diventi come quella di Londra e Parigi» ha proseguito Reiner Weild.

Per quanto il prezzo degli affitti a Berlino non sia minimamente paragonabile a quello di altre città europee, secondo le persone intervistate dal Guardian la differenza tra i salari medi (che restano comunque bassi) e il costo degli affitti rimane eccessiva e dunque un provvedimento del genere era necessario per evitare che soprattutto i giovani fossero costretti alla staticità e non potessero costruirsi una famiglia o una vita indipendente.

Il problema del caro affitti ha suscitato negli ultimi anni un ampio dibattito non solo in Germania, dove la maggior parte della popolazione non possiede una casa di proprietà e vive in affitto, ma anche in tutto il resto d’Europa. In città come Londra gli affitti sono ormai fuori controllo e da parte della popolazione cresce sempre di più la richiesta di una legge che stabilisca un limite massimo di aumento e dei controlli. Anche in Italia non esiste una legge simile e, specialmente negli ultimi anni, il caro affitti ha interessato non solo i singoli cittadini ma anche le imprese.