Chirù, il nuovo romanzo di Michela Murgia
È il primo dopo il successo di "Accabadora", nel 2009, e racconta la storia tra un'attrice di successo di 38 anni e un ragazzo di 18 che sogna di fare l'artista

È il primo dopo il successo di "Accabadora", nel 2009, e racconta la storia tra un'attrice di successo di 38 anni e un ragazzo di 18 che sogna di fare l'artista

"Quasi Grazia": un dramma di Fois su Deledda con Murgia [Continua]

Era una delle scrittrici e intellettuali più note in Italia e negli ultimi mesi aveva parlato frequentemente del suo tumore: aveva 51 anni

"Accabadora", che uscì nel 2009 e vinse il premio Campiello, aveva già dentro tante cose di cui la scrittrice avrebbe parlato negli anni

Negli ultimi dieci anni aveva portato avanti battaglie femministe e antifasciste attraverso libri, televisione, radio, social network e monologhi, raggiungendo un po' tutti

Si è tenuto alla Chiesa degli Artisti di Roma: molte persone si sono radunate all'esterno per seguire la cerimonia

«Una delle cose più difficili da bambini è coniugare i verbi, dividere il passato dal presente e dal futuro. Così è difficile adesso parlare di Michela Murgia al passato. Quindi ne parlerò al futuro»

«È stata un’intellettuale, nel senso più puro del termine: una dei pochi, peraltro, che avesse avuto e prodotto il nostro Paese negli ultimi vent’anni. Diceva cose che nessuno aveva detto prima e altre che avevamo già sentito ma che lei sapeva dire meglio. Affrontava questioni note da punti di vista laterali, era spiritosa anche quando parlava delle cose più serie e profonda quando parlava delle più leggere. A questo servono gli intellettuali (aver scritto questa frase mi ha appena aggiunto vent’anni di età)»

In una lunga intervista al Corriere ha parlato della malattia e delle parole per definirla, ma anche della sua famiglia e del rapporto con la fede


«Se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato», ha detto

La scrittrice raccontò la sua vita a voce all'editor Beppe Cottafavi, che poi si è fatto aiutare nella stesura del libro da Alessandro Giammei, filologo e "figlio d'anima" della scrittrice


Roberto Saviano racconta su Repubblica come le cosche individuino e ricattino i vincitori

Il procuratore di Palermo andrebbe criticato per come conduce i processi e non per i comizi, scrive Bordin

È quello che usano i nigeriani, che sono fortissimi, e non è scontato: comporre parole più corte, fare meno i fenomeni

Per diventare un paese competitivo nello sport il Qatar ha messo in piedi un sistema che con la sua ricchezza abbatte regole, confini e diritti umani

Vi permette di scoprire quante lucine e quanti palline vi serviranno o quanti giri di festoni potete fare conoscendone la lunghezza

La casa editrice fondata nel 1969 è rimasta identica da allora, mantenendo il prestigio e un modo di lavorare artigianale, e aumentando il fatturato
