Ero una giovane promessa
«Giocavo come attaccante, indossavo la maglia numero 9: la prima punta, il bomber, il goleador. Insomma, ero quello destinato a offendere. Eppure di gol non è che ne facessi così tanti, arrivare in doppia cifra non era facile. Pagella campionato under17: 22 partite, 1 gol. Il mio compagno di reparto, invece, 32. E, voi direte, allora perché continuavano a farti giocare tutte le partite? Me lo chiedevo anch’io; funzionalità, suppongo»