italo calvino
Le città in agosto non si svuotano più come una volta
«Con le sue visioni metafisiche alla De Chirico, il mese creava una cesura nel continuum dell’anno, una pausa in cui tutti potevano prendere fiato, soprattutto chi restava. Era come una lunga notte calda e illuminata, in cui il mondo chiudeva in attesa di riaprire a settembre»

Guadagnare punti

I libri dentro la prima stagione di “Una mattina”
Sono parecchi, fra romanzi classici sulla Resistenza e saggi usciti pochi mesi fa

Raccontare la Resistenza a scuola è sempre più complicato
C'entrano indicazioni ministeriali molto vaghe, la distanza temporale sempre più ampia con i partigiani e il clima politico attuale: ma non solo

La lingua segreta dei consulenti della comunicazione
«C’è un momento preciso in cui ci si rende conto di non parlare più come persone normali. Succede quando a fine giornata riponi nel frigo un po’ di lattine di birra e in automatico la tua mente descrive così la situazione: “Durante un’operazione di ‘beverage management’ nella ‘kitchen area’, ho notato un ‘cluster’ di birre in prossimità del ‘water dispenser’”»

Perché la creatività a un certo punto comincia a diminuire?
I primi film, dischi o libri sono spesso i più innovativi, e dipende dall'età di chi li fa ma anche dal contesto produttivo e dalle aspettative

Un regalo di Natale al giorno: -15
Un libro raro, autografato o in un'edizione speciale, per lettori esigenti di cui conoscete bene i gusti

È morto Ernesto Franco, direttore generale dell’Einaudi e scrittore

Cose belle, fuori da Instagram
«In un mondo ipersaturo di immagini e dominato dallo scrolling, spesso ho provato la sensazione di un bombardamento indesiderato. Recentemente ho sentito la necessità di guardare altrove, per poi accorgermi in realtà che stavo solo guardando indietro e cioè al motivo per cui Instagram stesso era nato: il piacere di perdersi online fra immagini che non si conoscono ancora. Molte e curiose sono le cose che vedo in giro»

Le Olimpiadi di Parigi ’24, però del Novecento
Furono le ultime da presidente del comitato olimpico di Pierre de Coubertin, e per molti versi già parecchio moderne: i finlandesi sbancarono le gare di corsa, “Tarzan” vinse nel nuoto e il rugby a 15 finì con una rissa

25 libri consigliati dal Post
La consueta lista messa insieme da redattrici e redattori per chi non sa cosa leggere quest'estate o è solo in cerca di spunti

È morta a 87 anni la cantautrice Giovanna Marini, che studiò e divulgò la tradizione musicale popolare italiana

Chi vende i diritti dei libri di Philip Roth in Italia
Andrew Wylie è l'agente letterario più noto al mondo, e ha fatto cambiare editore a grandi scrittori morti in varie occasioni, l'ultima pochi giorni fa

Mi chiamo Viola e ho un problema con le boygenius
«Un’ossessione non si nutre mai di solo riconoscimento della bravura di qualcuno. C’è sempre un gancio personale profondo, qualcosa di intangibile che risponde alla necessità inespressa di essere vista. Di riconoscere in qualcun altro un’esperienza condivisa, un modo simile di scandagliare l’esistenza. Nel caso delle boygenius, al di là dell’ammirazione per tre ragazze abbastanza spudorate da paragonarsi ai Beatles, a Crosby, Stills & Nash o ai Nirvana, ho capito che per me la ragione è la loro amicizia, l’assoluta priorità che – intervista dopo intervista, canzone dopo canzone, concerto dopo concerto – Bridgers, Dacus e Baker danno al loro rapporto, identificato ancora e ancora come un’ancora di salvezza, per riuscire dopo tanta solitudine a sentirsi davvero accettati e protetti»

Uno dei casi editoriali più discussi di sempre
Quando uscì nel 1974 "La Storia" di Elsa Morante fu un bestseller e suscitò grandi dibattiti letterari e politici che durarono mesi

La punteggiatura:
«Oggi se ne sta lì come la segnaletica stradale, non ci facciamo caso, ma esiste da pochissimo tempo. Scriviamo da seimila anni (minuto più, minuto meno) e usiamo i “segni paragrafematici”, come dicono i linguisti, solo da duemila e quattrocento. I greci erano svogliati e la adoperavano in modo incerto. I romani non la usavano per nulla. Al tempo di Dante c’erano i glifi che oggi ignoriamo, estinti come dinosauri: il doppio punto, il punto mobile, la virgola alta. Fourier pretendeva quattro tipi di virgole. Questo è un breve prontuario di ciò che ne resta. Prendiamo la virgola per esempio,»

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Gadda e Proust si assomigliavano, molto
«In Gadda l’infinità, come meta e fallimento della letteratura, non si compone dall'interno, ma assume forme lessicali e sintattiche perfino più composite che in Proust. Nella sua nevrosi da ingegnere di nominare esattamente ogni cosa, il vocabolario non va soltanto consumato fino in fondo, dragato in ogni ambito tecnico, scientifico, dialettale, ma va anche sfondato, reinventato, arricchito e distorto da neologismi acrobatici e ironici, ma indispensabili, perché per quello che si vuol dire, nonostante i milioni di parole del mondo, la parola giusta non esiste mai»

È morto Ernesto Ferrero, scrittore, dirigente di molte case editrici e a lungo direttore del Salone del Libro di Torino
