il gattopardo
La storia incredibile del Gattopardo, a Talk
Il 15 giugno a Verona Francesco Piccolo racconterà come uno dei romanzi italiani più famosi al mondo quasi non fu pubblicato, e le tantissime cose che successero poi: ci sono biglietti disponibili

Ci sono voluti tre chilometri di tessuti per gli abiti del “Gattopardo”
Vestire protagoniste e comparse del nuovo adattamento di Netflix del romanzo di Tomasi di Lampedusa è stato un lavoro complesso

Il Gattopardo e la Sicilia
Da dove viene la frase sul cambiamento che viene citata ogni volta che si parla della politica siciliana e nazionale

La nascita della Repubblica, a Donnafugata

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È morta Claudia Cardinale
Aveva 87 anni, ed era una delle attrici italiane più importanti del cinema italiano e non solo

L’italiano che si parla nei film e nelle serie
Dopo decenni di dizione e assenza di accenti le cose ormai sono cambiate, e quando non ci sono i regionalismi lo si nota

Una nuova serie su Netflix, fatta bene
“Adolescence” sta piacendo per il modo in cui è girata, per i temi che affronta e per il talento del suo giovane protagonista

Si stava peggio quando si stava peggio
«Non dobbiamo illuderci che frugando nel passato possiamo trovare gli attrezzi per aggiustare il presente»

I 25 articoli del Post più letti nel 2024
Le morti di attrici e attori illustri, il caso della pugile Imane Khelif, storie di gemelli congiunti, tribù mai contattate, stitichezza del viaggiatore: e vi hanno incuriosito le piattine

Goliarda Sapienza l’abbiamo apprezzata tardi
"L'arte della gioia", il romanzo capolavoro della scrittrice nata un secolo fa, fu ignorato per più di vent'anni dall'editoria italiana, prima di avere successo in Francia

L’unica cosa che cambia nella scuola
Sono i voti, con continue modifiche che secondo insegnanti ed esperti fanno più danni che altro, e che non tengono conto delle nuove riflessioni sul significato della valutazione

La biblioteca ermetica di Rota e Verginelli
«Davanti alla loro collezione di libri, i miei occhi si perdevano in un tripudio di illustrazioni e dettagli visivi: simboli da interpretare, raggi che si diramano, bocche che invitano al silenzio, occhi, triangoli, cuori alati, serpenti, cerchi magici e geometrie sacre, a simboleggiare, a seconda dei casi, immortalità, sapienza, umiltà, desiderio di conoscenza; e poi ancora calcoli numerici e diagrammi, arditi e complessissimi, come a voler fermare l’inafferrabile, su carta, almeno per un momento»

La transumanza degli insegnanti del sud
«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»

La complicata storia di uno dei romanzi italiani più lunghi di sempre
Cioè “Horcynus Orca” di Stefano D’Arrigo, che è morto più di trent’anni fa ma di cui è appena uscito un libro inedito

Le “grandi serie” saranno sempre più rare
Quelle ad alto budget ma per un pubblico relativamente piccolo, come “Mad Men” o “Breaking Bad”, non convengono più

Perché un libro fa (ancora) casino
«Il problema del pensiero conservatore, reazionario, insomma di destra è anzitutto questo: non ha alcuna possibilità di fermare l’allargamento dei diritti, il riconoscimento di nuove libertà o il progresso, qualunque cosa sia. Quel pensiero spaventato dalle modernità non ferma i tempi ma li rallenta e li avvelena. E nel frattempo genera sofferenze dove ci sono libertà non accolte, diritti e desideri non riconosciuti, repressi, apertamente odiati»

Cataclismi e fatalismi

“Come d’aria” di Ada d’Adamo ha vinto il Premio Strega
L'autrice era morta ad aprile, pochi giorni dopo essere stata candidata al concorso letterario
