giacomo matteotti
A Roma è stata vandalizzata una targa dedicata a Giacomo Matteotti, di nuovo

Il classico radical chic
«Matteotti venne attaccato e deriso (dai fascisti, ovviamente, ma anche dalla sinistra massimalista e dai cattolici popolari) perché era figlio di benestanti, e nonostante questo socialista»

Il discorso di Benito Mussolini che segnò l’inizio della dittatura fascista, cent’anni fa
Quello in cui rivendicò la responsabilità politica dell'omicidio Matteotti e disse che avrebbe usato la forza per stare al potere, come poi fece

Prima di essere ucciso, Giacomo Matteotti venne anche molto diffamato
Dai fascisti ovviamente, responsabili dell'omicidio del deputato socialista un secolo fa, ma anche da altri avversari politici, cattolici e comunisti

L’ultimo discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati, cento anni dopo

I residenti del palazzo in cui abitò Matteotti hanno accettato di mettere una nuova targa in sua memoria
Inizialmente l'avevano rifiutata per via delle dimensioni e perché menzionava i fascisti che lo uccisero il 10 giugno 1924

I residenti del palazzo in cui abitava Matteotti non vogliono cambiare la targa in sua memoria
Quella attuale venne affissa per iniziativa privata e non menziona i fascisti che lo uccisero nel 1924: il comune di Roma vorrebbe sostituirla

Che ne sappiamo davvero di Giacomo Matteotti?
«La sua modernità sta nell’aver inteso che allora come oggi il fascismo non è soltanto questione di ideologia, ma anche di opportunismo, inettitudine amministrativa e abuso di potere. Il suo radicalismo senza enfasi è sempre suonato, in Italia, come un’anomalia. Era puntiglioso, trasparente, attaccato ai numeri. Non inseguiva l’avversario sul terreno della retorica. Il suo modello sfugge persino al conformismo delle opposizioni, perché non offre una retorica consolatoria o fintamente agguerrita. Eppure era temutissimo da Mussolini, proprio perché riconosceva l’efficacia di quello stile nitido ma intransigente»

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