dirigenti scolastici
La “russificazione” di Kherson non ha funzionato
I tentativi di imporre lingua e cultura russe agli abitanti della città ucraina hanno incontrato per mesi diverse forme di resistenza

Valditara non vuole critiche alle nuove “indicazioni nazionali” per le scuole
Il ministro dell'Istruzione ha inviato agli insegnanti un questionario per valutarle, ma le risposte non prevedono giudizi negativi

In Lombardia da giovedì ci sarà il coprifuoco
Dalle 23 alle 5 saranno consentiti gli spostamenti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di urgenza e per motivi di salute

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La «rieducazione forzata dei bambini ucraini» nei territori occupati dalla Russia
Human Rights Watch ha documentato sistematiche intimidazioni e minacce a insegnanti, studenti, genitori o dirigenti delle scuole ucraine, che sono diventate centri di indottrinamento e propaganda

Che succede con i figli dei lavoratori essenziali
La scorsa settimana il ministero dell'Istruzione aveva detto che avrebbero potuto svolgere lezioni in presenza, ma pochi giorni dopo ha cambiato idea

Le manifestazioni per il clima in tutto il mondo
Oggi è il terzo venerdì di sciopero globale, e ci sono iniziative e proteste anche in molte città italiane

Nelle scuole francesi le donne non potranno più indossare l’abaya
Un lungo abito tradizionale portato sopra altri vestiti: per il nuovo ministro dell'Istruzione è un simbolo religioso e va vietato

Le regole per le scuole sono un casino
Su isolamenti, quarantene e DAD spesso non sono chiare, e la situazione è complicata dai ritardi delle aziende sanitarie

Si sa ancora poco su come riaprirà la scuola
Dopo due anni i problemi sono gli stessi, come la scarsa chiarezza sull'uso delle mascherine e i mancati investimenti per i sistemi di ventilazione

Nelle città ucraine occupate la “russificazione” va avanti con la violenza
In città come Kherson, dove le forze russe sono presenti da mesi, ci sono testimonianze di abusi e assimilazione culturale forzata

L’eccezione dell’ora di religione
In Italia continua a esserlo per molti versi: dalla selezione degli insegnanti a quello che rappresenta in uno stato laico, e per come ancora ci si dimentica di chi non la fa

Gli insegnanti di sostegno qualificati sono ancora troppo pochi
Soprattutto nelle regioni del Nord, dove quelli non specializzati e precari sono quasi la metà

I Mogwai sponsorizzano la squadra di calcio di una scuola elementare di Glasgow

Lo sciopero delle scuole del 2 e del 3 maggio
Riguarderà insegnanti e personale ATA: è stato indetto per chiedere la riapertura delle Graduatorie a Esaurimento e «riallineare gli stipendi all’inflazione»

Come vanno le cose in Italia
Ieri i nuovi contagi hanno superato i 15mila, di gran lunga l’incremento più alto dall’inizio dell’epidemia: e in ordine sparso le regioni stanno prendendo discussi provvedimenti

Le proposte di legge più clamorose sono anche quelle più inutili
Servono ai partiti per motivi elettorali e per fare polemica sui giornali, ma quasi mai vengono effettivamente discusse in parlamento

Cosa vuol dire “scuole chiuse”, davvero
Bisogna fare lezione a distanza, e non è semplice: i docenti formati sono pochi, e non tutti hanno Internet a casa

La scuola ricomincia con alcuni problemi nuovi e altri vecchi di un anno
Mentre il dibattito si concentra sul Green Pass rimangono varie incertezze pregresse, come i test e il sovraffollamento di aule e trasporti

La transumanza degli insegnanti del sud
«Il primo giorno di scuola ero disorientato dall’insistenza con cui gli studenti mi chiedevano di andare in bagno. Però che sollievo quando, nella prima ora buca della mia vita, ho messo piede in una ciarliera aula docenti. Colleghe sorridenti, tutto un gran da fare tra computer e stampanti prima del suono della campanella. E, soprattutto, l'eterogeneità di accenti: in un attimo rispolveravo i vecchi seminari di dialettologia che avevo seguito alla Federico II: le consonanti occlusive aspirate della bidella calabrese, le semiconsonanti del collega di Salerno, per non parlare delle vocali platealmente aperte della dirigente catanese che rimbombavano nel refettorio. A volte, nell’atrio della scuola, magari nel tepore di un raggio di sole, mi pareva di essere tornato a casa solo perché i due bidelli gridavano in un napoletano sguaiato contro l’autista della Milano ristorazione che non riusciva a fare manovra»
