La lunga crisi di Benetton
La storica azienda italiana ha chiuso già cento negozi nell'ultimo anno per cercare di risparmiare sui costi, e ne dovrebbe chiudere altri 300 entro la fine del 2025

La storica azienda italiana ha chiuso già cento negozi nell'ultimo anno per cercare di risparmiare sui costi, e ne dovrebbe chiudere altri 300 entro la fine del 2025

Anni di scelte industriali poco lungimiranti hanno reso l’azienda più esposta alla grave crisi del settore auto, e in gran parte hanno anche contribuito a crearla

Secondo una lunga tradizione di pensiero, periodi di avversità e forti spinte conservatrici possono favorire riflessioni, prospettive e modelli alternativi

I risultati trimestrali delle più importanti aziende del settore, non solo di moda, mostrano grossi cali delle vendite: c'entrano la crisi cinese e un cambiamento culturale

Come annunciato, Luciano Benetton si è dimesso da presidente dell'azienda, e nel nuovo consiglio di amministrazione che sarà presentato a giugno non ci sarà più alcun membro della famiglia

L'amministratrice delegata si è dimessa e le vendite sono sotto le aspettative: c'entra la crisi della “fast fashion” ma anche l'incapacità dell'azienda di riposizionarsi


Arrivano soprattutto dal settore immobiliare, ma ci sono anche ragioni molto più profonde, come la demografia e la fiducia della popolazione

L'inflazione unita a una vendemmia ricca ha riempito cantine e magazzini di bottiglie invendute, e per questo si proverà con la “distillazione di crisi”

«La descrizione del Paese oscilla tra due dominanti assai diverse. La prima è quella del cambiamento, anche molto netto, degli stili di vita, nuove abitudini tecnologiche, alternarsi di leader salvifici che annunciano il cambiamento giusto e definitivo. L’altra dominante è quella del declino: l’Italia che peggiora, il rimpianto degli anni Sessanta e Settanta in cui esisteva una grande coscienza collettiva e si progettavano rivoluzioni, o degli anni Ottanta in cui l’economia cresceva. Ho un’impressione diversa: né cambiamento, né declino: ma un invincibile, costante e ubiquo immobilismo»

A causa dell'intervento del governo per salvare l'azienda, i clienti non possono riscattare le polizze sulla vita e temono di perdere i loro risparmi

Le ricerche dei morti proseguono, gli ospedali rimasti in piedi sono pieni e le scorte di grano sono scarse, mentre pulizia e ricostruzione sono condotte più da volontari che dallo stato

Gli stati si stanno indebitando più che mai, senza le conseguenze che ci sarebbero state prima della pandemia: secondo l'Economist è l'inizio di una nuova era economica, che ha opportunità e rischi

Pochi abitanti, grandi spazi, investimenti nel sistema sanitario e interventi tempestivi stanno salvando fin qui un paese pericolosamente vicino al Brasile

Il primo capitolo del nuovo libro di Carlo Calenda sui guai cronici italiani ha invece un protagonista molto attuale che li riunisce tutti

Il governo tedesco ha annunciato un nuovo gigantesco piano di aiuti all'economia, che porterà il totale della spesa per contrastare la crisi a quasi 1.500 miliardi di euro

Durante il lockdown l'Italia ha perso 274 mila posti di lavoro, e molti hanno smesso di cercarlo del tutto: per questo il tasso di disoccupazione è al minimo dal 2008

La crisi economica causata dal coronavirus rischia di causare milioni di nuovi poveri: il confronto tra quello che si sta facendo per evitarlo

Dai quattromila euro a bar e ristoranti in Belgio, ai prestiti garantiti della Germania: una guida a cosa si fa in Europa e nel mondo per aiutare le imprese

