bitch resting face
Aspettare in fila ora è un’esperienza
Se ne formano di lunghissime anche in contesti inspiegabili, perché aspettare a lungo per qualcosa è diventato desiderabile di per sé

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Uno dei pugili più forti di tutti i tempi combatterà il suo primo incontro da professionista dal 2005, contro un tipo esagitato e seguitissimo

Una canzone dei Working week
Le cose cambiano, e intanto non cambiano

La satira in America e altre quisquilie
«Quando mi chiedono perché sono arrivata a fare la comica, la comicità avant-garde di New York City è uno dei motivi; io con la mente sono lì, non chiedetemi se guardo "Zelig" o se mi fa ridere Stefano De Martino. Please do not. "Donald Trump è il tipo che pippa in mezzo al soggiorno durante una festa; tutti hanno la decenza di farlo in bagno ma lui no": questa è Sarah Silverman. Trovo commovente che il comedian negli States sia ancora investito di un potere politico e intellettuale: la giusta satira è un gene catalizzatore di progresso, soprattutto se femminile, soprattutto se di donne della mia generazione. Mi pare che in Italia, invece, la sinistra abbia perso da un pezzo la capacità di creare, e sabotare, il proprio immaginario attraverso la comicità»

Chi fa cosa alla Casa Bianca
Come ogni presidente Donald Trump nominerà centinaia di funzionari: alcuni influiscono sulle strategie politiche, economiche e di sicurezza, altri si occupano dei fiori o dei banchetti

Israele ha una lunga storia di attacchi non convenzionali
Bombe piazzate nei telefoni, virus informatici, mitragliatrici comandate a chilometri di distanza: l'attacco con i cercapersone di Hezbollah ha molti precedenti

Otto cose che abbiamo comprato ad agosto
Un filtro per quando si è in viaggio senza acqua pulita, un seghetto per il legno e un kit per pulire i dispositivi elettronici

Il festival più divisivo del punk rock
Nel 2025 tornerà il Warped Tour, che aiutò il genere a uscire dalla nicchia e proprio per questo fu anche molto odiato

EssilorLuxottica comprerà il marchio di moda Supreme

Il grande coming out del 1984
«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»

Tornerà lo stile degli Oasis?
Il loro modo di vestire e acconciarsi mescolava diverse sottoculture britanniche, era economico e facilmente replicabile, e per questo fu imitatissimo

Non sempre il pesce migliore è quello fresco
La cosiddetta “frollatura”, metodo che fino a qualche anno fa era utilizzato soprattutto per la carne, si sta affermando sempre di più anche nell'alta ristorazione

Per un concerto come quello di Taylor Swift ci si prepara
Tra siti e social network da più di un anno circolano guide e consigli su come vestirsi, cosa portare con sé, e sostanzialmente cosa aspettarsi da un evento che dura quasi cinque ore

Nike è rimasta indietro
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Le intelligenze artificiali consumano un sacco di energia
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