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  • Martedì 1 aprile 2025

Grindavík è di nuovo evacuata per un’eruzione

La fessura vulcanica nel sud-ovest dell'Islanda si è riaperta

Una lunga fessura nel terreno vicino a Grindavík da cui fuoriesce della lava
La nuova eruzione vicino a Grindavík, in Islanda, dall'alto, il primo aprile 2025 (AP Photo/Marco di Marco)
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Martedì mattina in Islanda è iniziata una nuova eruzione vicino a Grindavík, nel sud-ovest dell’isola. L’eruzione non riguarda un tipico vulcano a forma di cono, ma una lunga fessura nel terreno poco lontano dalla cittadina da cui è fuoriuscita della lava in più occasioni a partire dal dicembre del 2023. La città di Grindavík è stata evacuata per precauzione, così come anche la Laguna Blu, l’area geotermale poco distante che è una delle attrazioni turistiche più famose dell’Islanda e che è stata chiusa per la giornata.

Il geofisico Magnús Tumi Guðmundsson ha detto alla televisione islandese RÚV che quella appena iniziata è un’eruzione di dimensioni ridotte rispetto a quelle degli scorsi mesi, ma non si sa ancora come evolverà. Inoltre una delle due fessure che si sono aperte si estende al di là di una delle grosse barriere di terra che lo scorso anno sono state realizzate per difendere Grindavík dalla lava. L’altro punto di fuoriuscita del magma si trova all’interno dell’area delimitata dalla barriera ma si sta espandendo verso sud, in direzione della cittadina.

Gli ordini di evacuazione per la zona erano stati diffusi prima che l’eruzione cominciasse, in seguito a un terremoto che l’aveva anticipata. La Protezione civile islandese sta controllando l’evoluzione della situazione e ha dei piani di emergenza per provare a gestirla nel caso in cui la lava si avvicini molto alle abitazioni: i vigili del fuoco islandese infatti dispongono di strumenti per raffreddare e direzionare la lava (in pratica una variante dei tubi flessibili che usano per spegnere gli incendi) per provare a sviarne un poco il percorso in caso di necessità.

In Islanda i terremoti e le eruzioni vulcaniche sono piuttosto comuni, perché l’isola si trova lungo la linea di congiunzione tra due placche tettoniche, la nordamericana e l’euroasiatica. Nella penisola di Reykjanes, dove si trova Grindavík, l’attività vulcanica è ricominciata negli ultimi anni dopo quasi otto secoli di quiescenza. Durante l’eruzione del 14 gennaio 2024 la lava era arrivata a bruciare alcune case di Grindavík: da allora molti abitanti, che prima dell’inizio dei fenomeni erano circa 3.800, hanno lasciato la cittadina.

– Leggi anche: Come si protegge una città da un’eruzione vulcanica