• Mondo
  • Sabato 11 gennaio 2025

I cantieri in città non devono essere per forza rumorosi

L’uso di escavatori e altri macchinari elettrici ha reso Oslo, in Norvegia, un modello di riferimento per i lavori di edilizia sostenibili e silenziosi

Una grande escavatrice in un cantiere, mentre due operai parlano in primo piano
Un cantiere con attrezzature elettriche a Oslo, Norvegia, il 26 aprile 2023 (David B. Torch/The New York Times)
Caricamento player

I lavori di edilizia sono una delle più citate e spesso criticate fonti di inquinamento acustico negli spazi urbani, oltre che una fonte rilevante di emissioni inquinanti. Da alcuni anni Oslo, capitale della Norvegia, è diventata un modello di riferimento per la riduzione significativa di entrambe le forme di inquinamento nell’edilizia, grazie all’utilizzo di macchinari elettrici nei cantieri. Dal 1° gennaio è entrata in vigore in città una legge, la prima al mondo nel suo genere, che rende obbligatorio l’uso di macchinari a zero emissioni in tutti i lavori di edilizia di progetti pubblici.

Rispetto all’obiettivo di ridurre le emissioni, la diminuzione dei decibel è un effetto secondario, gradito sia ai dipendenti delle imprese di costruzione che agli abitanti e ai commercianti della città. A settembre la Norvegia era peraltro diventata il primo paese al mondo in cui le auto elettriche in circolazione sono più numerose di quelle a benzina. E in seguito all’entrata in vigore della legge sui cantieri le strade sono diventate ancora più tranquille, e abbastanza silenziose.

Tra le macchine elettriche per l’edilizia disponibili sul mercato ci sono escavatori, pale caricatrici e altri mezzi pesanti per la movimentazione di terra, ma anche piastre vibranti per compattare l’asfalto e altre macchine più piccole. Non di tutte le macchine pesanti esiste una versione elettrica. Quelle elettriche disponibili, di solito molto costose, sono fondamentalmente di due tipi: i veicoli elettrici a batteria (BEV), perlopiù macchine compatte o di piccole dimensioni, e i mezzi alimentati tramite un cavo collegato a una presa elettrica nel cantiere.

Un video del 2020 pubblicato dall’agenzia per il clima della città di Oslo

In anni recenti, oltre alle macchine elettriche, le imprese di costruzione a Oslo hanno utilizzato al posto dei macchinari a benzina o a gasolio quelli alimentati con biocarburanti, che rispetto ai primi hanno un impatto ambientale minore. Già nel 2023, secondo dati riportati dal Guardian, il 98% dei cantieri edili in città non usava combustibili fossili. Dati più recenti indicano che a ottobre del 2024 due terzi dei macchinari utilizzati erano elettrici e un terzo a biodiesel, e che negli ultimi due anni la percentuale di progetti che utilizzano energia elettrica è più che raddoppiata.

L’utilizzo di macchinari elettrici ha effetti positivi sotto altri aspetti, a parte la riduzione delle emissioni inquinanti in città. Ha migliorato le condizioni di lavoro dei dipendenti delle imprese di costruzione, e ha ridotto i disagi per la popolazione, le scuole, le aziende e i negozianti.

La crescita degli investimenti a Oslo nei progetti di edilizia sostenibile ha avuto un effetto trainante anche sullo sviluppo e sul mercato delle macchine elettriche, ha spiegato al Guardian Ingrid Kiær Salmi, un’ingegnera dell’agenzia comunale responsabile della gestione degli spazi urbani di Oslo. Non tutte le imprese hanno però accolto positivamente la transizione verso il nuovo modello, giudicandola troppo rapida. Alcune chiedono maggiore flessibilità, e di tenere conto delle emissioni totali dei progetti anziché regolamentare soltanto le macchine utilizzate nei cantieri.

Un macchinario elettrico per l’edilizia può arrivare a costare il doppio dello stesso macchinario a gasolio. Comporta però una serie di vantaggi, non soltanto in termini di riduzione delle emissioni inquinanti, ma anche di risparmio sul carburante. La spesa per l’acquisto del macchinario ha peraltro un impatto piuttosto scarso sui costi complessivi di un progetto di costruzione, secondo Tora Leifland, responsabile delle pubbliche relazioni della Volvo Construction Equipment, uno dei maggiori costruttori al mondo di attrezzature per l’edilizia.

Anche le amministrazioni comunali di altre città europee sono impegnate da tempo nella transizione verso l’utilizzo di macchine ecosostenibili nell’edilizia urbana. A Stoccolma, in Svezia, per i lavori di riqualificazione di un’area che in passato era occupata da aziende attive nella lavorazione della carne, la percentuale minima richiesta di macchine elettriche per l’edilizia è passata dal 10 al 50 per cento. Nei Paesi Bassi, per un progetto di miglioramento di una diga in cui sono utilizzati oltre 40 macchinari elettrici pesanti, è stata costruita la prima stazione di ricarica rapida al mondo per veicoli e macchinari di grandi dimensioni.