L’arrivo della nave Sea Watch 3 nel porto di Lampedusa, avvenuto nelle prime ore di stamattina nonostante il divieto delle autorità italiane, è stato ripreso da diversi giornalisti presenti sul molo. Nei video si vede piuttosto bene la manovra di avvicinamento compiuta dalla comandante della nave Carola Rackete, e il tentativo di fermarla da parte di una motovedetta della Guardia di Finanza, che cercava di frapporsi fra la Sea Watch 3 e il molo: quando si è capito che la motovedetta poteva essere schiacciata, gli uomini della Guardia di Finanza l’hanno spostata permettendo di fatto alla Sea Watch 3 di attraccare.
Subito dopo Rackete è stata arrestata dalle autorità: è accusata sia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver fatto sbarcare i 40 richiedenti asilo che erano rimasti a bordo, sia di resistenza contro nave da guerra (articolo 1100 del codice di navigazione) proprio per la manovra contro la motovedetta italiana.
Il 12 giugno la Sea Watch 3 aveva soccorso 52 migranti a largo della Libia e si era rifiutata di obbedire alla richiesta del governo italiano di riportarli a Tripoli, in Libia, perché – come gran parte della comunità internazionale – non lo considera un “porto sicuro” (in Libia è letteralmente in corso una guerra civile, e i migranti vengono detenuti, picchiati e torturati). L’Italia non aveva dato alla Sea Watch 3 il permesso di sbarcare e da due settimane la nave si trovava a largo di Lampedusa, poco oltre la linea di demarcazione delle acque territoriali italiane.
Nel corso di queste due settimane dalla Sea Watch 3 erano state fatte sbarcare donne, bambini e persone con gravi problemi di salute: ma 40 persone restavano ancora a bordo in condizioni sempre più complicate di salute fisica e mentale.