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  • Giovedì 31 maggio 2018

Arrivano i dazi statunitensi sull’Europa

Domani l'amministrazione Trump li imporrà davvero, dopo mesi di trattative andate a vuoto

(ARIS OIKONOMOU/AFP/Getty Images)
(ARIS OIKONOMOU/AFP/Getty Images)

Da venerdì 1 giugno il governo degli Stati Uniti applicherà dei dazi sull’importazione di alluminio e acciaio dall’Unione Europea. Lo ha annunciato oggi il segretario al Commercio americano Wilbur Ross. La misura era stata annunciata a fine marzo e poi per due volte sospesa, per permettere ai funzionari statunitensi ed europei di negoziare per trovare una soluzione.

La vicenda è iniziata a marzo, quando Trump – che in campagna elettorale aveva promesso una serie di misure protezionistiche – ha deciso di imporre dazi del 25 per cento sulle importazioni di acciaio e del 10 per cento su quelle di alluminio. L’Unione Europea, forte di una storica alleanza politica e commerciale con gli Stati Uniti, sperava di ricevere un’esenzione permanente dai dazi. Trump però ha dimostrato di non curarsi molto di queste cose: di recente aveva definito l’Unione «un insieme di paesi meravigliosi che trattano male gli Stati Uniti nel commercio». Anche Canada e Messico erano stati temporaneamente esentati dai dazi – anche in ragione del loro trattato commerciale con gli Stati Uniti già in vigore, il NAFTA – ma dall’1 giugno i nuovi dazi varranno anche per loro. La stessa misura aveva colpito anche la Cina, che però una decina di giorni fa si è impegnata ad aumentare le importazioni dagli Stati Uniti, convincendo il governo americano a cancellare i dazi.

L’Unione Europea si era preparata da tempo all’eventualità che Trump imponesse i dazi e aveva anticipato – in caso di decisione statunitense – l’introduzione di tariffe su prodotti di importazione americana come bourbon e motociclette Harley Davidson, per un valore complessivo di circa 7 miliardi di euro l’anno. La commissaria europea al Commercio Cecilia Malmström ha diffuso un comunicato in cui dice di averle «provate tutte per evitare che andasse a finire in questo modo».

Unione Europea, Canada e Messico forniscono circa la metà dei metalli che gli Stati Uniti importano ogni anno. Imponendo i dazi Trump potrà dire di aver rispettato una delle sue più note promesse elettorali in fatto di commercio, ma i suoi critici gli hanno già rimproverato di aver peggiorato i rapporti con alcuni dei principali alleati del paese e di aver messo a repentaglio alcuni settori industriali statunitensi che avranno più difficoltà nel reperire le materie prime.