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  • Lunedì 13 novembre 2017

Le accuse contro Fausto Brizzi

Diverse attrici hanno raccontato di essere state molestate dal regista, fornendo testimonianze coerenti e plausibili, in un servizio delle Iene con qualche problema giornalistico

ANSA/GIORGIO ONORATI
ANSA/GIORGIO ONORATI

Diverse attrici, in un servizio trasmesso ieri dalle Iene, hanno accusato il regista Fausto Brizzi di averle molestate sessualmente, in modo violento e aggressivo. Molte delle attrici hanno deciso di restare anonime: una donna, che ha parlato con il volto coperto e la voce camuffata, ha accusato Brizzi di averla stuprata. Clarissa Marchese, vincitrice dell’edizione del 2014 di Miss Italia, si è identificata, ma non ha fatto il nome di Brizzi. Il montaggio del servizio ha comunque lasciato intendere in modo piuttosto esplicito che si parlasse di lui.

Il programma televisivo di Italia Uno aveva già mandato in onda un primo servizio dedicato alle accuse di molestie sessuali il 22 ottobre, quando le attrici Giorgia Ferrero, Tea Falco e Giovanna Rei ne avevano parlato come di un problema molto diffuso nel mondo dello spettacolo. Avevano fatto riferimento a persone precise, senza però fare nessun nome: Ferrero, per esempio, aveva parlato di un «regista napoletano sulla cinquantina». Il nome di fausto Brizzi ha cominciato a circolare sui giornali e sui social network dopo il primo servizio delle Iene, anche se non era stato fatto esplicitamente, e ieri è stato confermato dalle dieci attrici. Brizzi aveva già negato le accuse la settimana scorsa e lo ha fatto anche dopo la puntata di ieri delle Iene, con un comunicato diffuso dal suo avvocato; nei giorni scorsi aveva annunciato di aver ceduto le quote della sua società di produzione e aver sospeso le sue attività lavorative. Nel servizio delle Iene il nome di Brizzi viene fatto esplicitamente solo da attrici che hanno deciso di restare anonime, con la voce camuffata e il volto nascosto, e da un’attrice con il volto scoperto ma di cui non viene fatto il nome.

Giarrusso ha detto che di una trentina di donne che hanno parlato con la trasmissione, un terzo ha detto di avere subito molestie da parte di Brizzi, raccontando storie molto simili e coerenti. Hanno spiegato che Brizzi le avrebbe ricevute nel suo studio di Roma, che tutte hanno però descritto più come una casa, con letto e idromassaggio. Nei racconti delle donne Brizzi avrebbe proposto a ciascuna di loro un massaggio, e poi di improvvisare alcune scene che prevedevano quasi sempre un’interazione tra una moglie e un marito. Con il pretesto di queste scene, hanno raccontato le attrici, Brizzi avrebbe cercato il contatto fisico, anche molto molesto, strofinando i suoi genitali sulle donne. Nei racconti delle attrici, poi, Brizzi è accusato di essersi spogliato completamente, e di aver cercato di avere un rapporto con le donne.

Una ha raccontato che Brizzi aveva «gli occhi da pazzo» e che avrebbe provato a toglierle la maglia e i pantaloni, trattenendola. Poi, sempre secondo quest’accusa, le avrebbe tolto i pantaloni e le mutande, si sarebbe messo un profilattico. «Lui era ingestibile, nel senso che io provavo a spostarlo con la spalla dato che era dietro di me, e niente. Continuava a tenermi con la mano il mento e il collo per tenermi stretta». L’attrice ha accusato Brizzi di averla penetrata, spiegando che era «immobilizzata. Non capivo più niente, non so neanche cosa mi passava per la testa».

Altre donne hanno raccontato di averlo respinto, e di aver rifiutato le successive richieste di masturbarlo nonostante i tentativi di Brizzi di mettere le loro mani sul suo pene. Marchese ha detto di avere rifiutato le proposte di Brizzi dopo che lui le aveva detto: «Io non posso darti un film se non so che sei pronta a tutto. Adesso ti vuoi spogliare?». Una donna ha raccontato di aver spinto Brizzi fuori dal letto con i piedi, mentre altre due hanno accusato Brizzi di essersi masturbato davanti a loro.

Diverse donne intervistate dalle Iene hanno raccontato il trauma subito successivamente alla molestia. La donna che ha detto di essere stata stuprata si è incolpata di essere «stata stupida» e di essersela «cercata», perché «una ragazza normale se ne sarebbe fregata di tutto questo, quindi è colpa mia». Un’altra ha detto che andandosene dallo studio era «sconvolta, piangevo come una bambina. Mi sentivo una puttana: fin quando non lo vivi non puoi capire». La stessa donna ha detto di non avere denunciato Brizzi perché non ebbe il coraggio di dirlo a nessuno tranne che a sua madre, ma che pensarono di non avere abbastanza soldi per sostenere un’eventuale causa legale. Un’altra attrice ha detto che ora potrebbe denunciarlo, ma che la sua agente glielo ha sconsigliato, dicendole che potrebbe compromettere futuri lavori.

L’inchiesta delle Iene è diversa da quelle condotte dai giornali americani come il New York Times e il New Yorker in occasione delle accuse di stupro rivolte a Harvey Weinstein, o nelle raccolte di testimonianze che si sono succedute nelle scorse settimane e che hanno coinvolto moltissime personalità famose del mondo del cinema, della televisione e della cultura americani. In primo luogo, infatti, le Iene non sono un programma giornalistico e non hanno la reputazione di testate di solito scrupolose e affidabili come New York Times e New Yorker: anzi, negli ultimi mesi e anni hanno propalato al pubblico informazioni false, come quelle sulla terapia Stamina o sul presunto fenomeno “Blue Whale”.

Inoltre, nei servizi delle Iene nessuna donna cita direttamente Brizzi tra quelle che hanno deciso di identificarsi, seppure il montaggio del servizio e Giarrusso sembrino evidentemente suggerire che tutte parlino di lui. Come hanno raccontato le stesse donne intervistate dalle Iene, è una scelta molto difficile per una lunga serie di ragioni, dalle preoccupazioni per la propria carriera a quella di esporsi e di venire prese di mira da utenti di social network e opinionisti, come successo ad Asia Argento, soprattutto nel contesto italiano che si è mostrato in queste settimane evidentemente meno sensibile all’ascolto delle vittime.