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  • Mercoledì 5 aprile 2017

Come sarà il nuovo servizio civile

Il governo italiano ha emanato l'apposito decreto attuativo della riforma del Terzo Settore: potrà essere più corto di oggi e sarà più facile svolgerlo all'estero

(LaPresse - Stefano Costantino)
(LaPresse - Stefano Costantino)

Il governo italiano ha depositato un decreto che modificherà il servizio civile, il principale meccanismo nazionale che regola il volontariato. Il decreto fa parte della più ampia riforma del Terzo Settore, approvata in via definitiva dal governo di Matteo Renzi nel maggio 2016; sulla modifica del servizio civile il parlamento aveva concesso al governo la possibilità di legiferare con una legge delega. Il decreto entrerà ufficialmente in vigore il 18 aprile e prevederà sostanzialmente procedure più facili per praticare il servizio civile all’estero, un numero minore di ore alla settimana e la possibilità di aderire ai bandi anche agli stranieri con regolare permesso di soggiorno. Luigi Bobba, sottosegretario del ministero del Lavoro, ha detto inoltre che nel 2017 il servizio civile sarà ampliato fino a prevedere 50mila posti (nel 2015, fra bandi speciali e ordinari, sono stati garantiti 35.247 posti).

Come con le vecchie regole, al servizio Civile potranno accedere i giovani dai 18 ai 28 anni. Cambierà qualcosa già a partire dall’impegno richiesto: la durata totale del servizio potrà essere ridotta da un anno a otto mesi, mentre le ore minime settimanali passeranno da 30 a 25, per renderlo appetibile anche ai giovani che studiano o fanno altri piccoli lavori. La deputata del Partito Democratico Giulia Narduolo, che in questi mesi si è spesso occupata della riforma, ha spiegato che queste due modifiche erano state esplicitamente richieste «da enti e volontari», e che il governo è venuto loro incontro.

Le altre novità riguardano soprattutto la programmazione delle attività e la possibilità di svolgere parte o tutto il servizio civile all’estero. Come ha spiegato Altalex, nel nuovo decreto è prevista una pianificazione triennale da parte del governo, che su proposta degli enti deciderà di volta in volta gli ambiti principali su cui concentrare le forze. Sembra che sarà più facile, inoltre, svolgere il servizio civile all’estero: al momento per farlo bisogna aderire a un apposito bando separato da quello ordinario, mentre anche all’interno dei progetti ordinari verrà inclusa la possibilità di svolgere alcuni mesi all’estero, se il progetto lo prevede (in quel caso, è previsto anche un aumento dello “stipendio” base da volontario, che dovrebbe rimanere di 433 euro netti al mese). Fra le misure che non cambieranno, c’è la durata della formazione precedente alle attività: rimarrà di 80 ore minimo, con 30 ore di formazione generale e 50 di formazione specifica.

Al momento non è attivo nessun bando per la selezione dei candidati al servizio civile; verosimilmente ci vorrà un po’ di tempo per recepire le novità del decreto legge, sia da parte degli enti sia da parte dello stato. L’obiettivo a lungo termine delle nuove misure è comunque quello di ampliare ulteriormente i posti disponibili fino ad arrivare a 100mila, più o meno il triplo di quelli garantiti nel 2015.