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  • Martedì 18 agosto 2015

Perché in Indonesia ci sono più incidenti aerei che altrove

Ce ne sono stati tre molto gravi solo nell'ultimo anno: c'entra la struttura geografica del paese ma anche la gestione delle compagnie aeree

Ricerche sul luogo dell'incidente dell'aereo militare a Medan, in Indonesia, 1 luglio, 2015. (AP Photo/Binsar Bakkara)
Ricerche sul luogo dell'incidente dell'aereo militare a Medan, in Indonesia, 1 luglio, 2015. (AP Photo/Binsar Bakkara)

Lo scorso 16 agosto un aereo civile con a bordo 54 persone fra passeggeri e membri dell’equipaggio è precipitato nella regione di Papua, in Indonesia. All’inizio di luglio un aereo da trasporto militare è precipitato in una zona residenziale della città di Medan, nell’Indonesia settentrionale: sono morti tutti i membri dell’equipaggio più 20 civili che si trovavano sul luogo. Lo scorso dicembre un aereo di linea con 162 persone a bordo è scomparso, probabilmente precipitato a causa del brutto tempo. Secondo il database di aviation-safety.net, a partire dal 2001 in Indonesia ci sono stati 40 incidenti aerei che hanno causato almeno un morto. Per dare un’idea, nel Regno Unito nello stesso periodo ce ne sono stati solo sei, e tutti hanno coinvolto aerei di piccole dimensioni.

Le compagnie aeree indonesiane godono di una pessima fama a livello internazionale. L’Unione europea, per esempio, ha proibito a 59 compagnie indonesiane di volare sul proprio territorio. In totale le compagnie indonesiane sono 63: le quattro considerate valide sono Garuda Indonesia, Airfast Indonesia, Ekspres Transportasi Antarbenua e Indonesia Air Asia. La probabilità di morire in un incidente aereo in Indonesia rimane comunque molto bassa, circa una su un milione: tuttavia è comunque molto più alta che in molti paesi avanzati, per esempio è 25 volte più alta che negli Stati Uniti, un paese simile per numero di abitanti (se avete viaggi in Indonesia in programma a breve, qui in fondo all’articolo c’è l’elenco delle 59 compagnie indonesiane a cui è stato imposto il divieto di volare sopra il territorio dell’Unione europea; qui invece l’elenco completo di tutte le altre che hanno il divieto).

I motivi per cui è così poco sicuro volare in Indonesia sono diversi. Innanzitutto il paese è molto grande ed è formato da un arcipelago di isole: per spostarsi da una piccola isola all’altra l’aereo è il mezzo più veloce ed è quindi molto utilizzato. Inoltre l’Indonesia è un paese ancora povero e carente di infrastrutture: anche per spostarsi nelle zone interne è difficile usare la macchina perché la rete stradale è rovinata e male organizzata. Infine la crescita economica degli ultimi vent’anni ha creato una classe media che ha aumentato ulteriormente il numero di utenti del trasporto aereo. Questa particolare condizione ha fatto sì che il mercato delle compagnie aeree lowcost indonesiane si espandesse molto, e l’espansione è stata così rapida che i controlli sono diventati piuttosto deboli sia per quanto riguarda il traffico aereo che per il personale. La rapida crescita di domanda di piloti ha portato all’assunzione di piloti poco esperti che spesso sono sottoposti a ritmi di lavoro molto stressanti: dal 2011 ci sono stati tre arresti per l’uso di metanfetamine da parte dei piloti per rimanere svegli e più vigili durante i voli. Infine, l’Indonesia ha grossi problemi di diffusa corruzione, e questo sicuramente non aiuta la qualità dei controlli.

Secondo un portavoce della Trigana AirLines, la compagnia dell’aereo precipitato il 16 agosto, la ragione dell’incidente è molto semplice: il brutto tempo. La zona interessata infatti è famosa per i forti e veloci cambiamenti atmosferici, in poco tempo può diventare molto ventosa e può scendere molta nebbia. Nonostante questa motivazione possa essere valida per il singolo caso, scrive l’Atlantic, risulta comunque difficile credere che tutti i 14 maggiori incidenti registrati dalla sola Trigana AirLines dalla sua fondazione, nel 1991, siano dovuti al brutto tempo.