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  • Lunedì 10 novembre 2014

La Commissione Grandi rischi per il terremoto all’Aquila è stata assolta

Sei dei suoi sette membri giudicati innocenti in appello, l'altro ha ricevuto pene più lievi: in primo grado erano stati condannati a 6 anni

(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

La Corte d’Appello dell’Aquila ha assolto sei dei sette membri della Commissione Grandi rischi (e alleviato la pena per il restante) condannati in primo grado a 6 anni per omicidio e lesioni colpose per avere rassicurato la popolazione e sottovalutato il rischio sismico pochi giorni prima del terremoto dell’Aqulia del 6 aprile 2009. Le condanne di primo grado avevano fatto molto discutere: i giudici avevano stabilito che i componenti della Commissione avevano dato informazioni carenti e contraddittorie. Le persone assolte sono Giulio Selvaggi, Franco Baberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Claudio Eva, Michele Calvi, mentre Bernardo De Bernardinis è stato condannato a due anni (con pena sospesa) con riferimento ad alcune delle persone morte a causa del terremoto e assolto per altre. Per questo motivo gli è stata ridotta la pena.

Benché non siano ancora note le motivazioni della sentenza, è bene ricordare che il tema in questione è il “rischio sismico” e non il “pericolo sismico”. Il “pericolo sismico” indica la probabilità che un determinato evento si verifichi in un certo posto entro un determinato periodo di tempi, il “rischio sismico” indica invece la stima economica delle perdite nel caso di un terremoto in un determinato tempo e punto nello spazio. Le mappe colorate che siamo abituate a vedere sui terremoti indicano il pericolo sismico, mentre il rischio in sostanza dipende da ciò che è costruito sopra le zone indicate dalle mappe.

Sulle condanne per L’Aquila di Luca Sofri (2012)
Grandi rischi e sentenze di Emanuele Menietti (2012)

Foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images