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  • Mercoledì 16 aprile 2014

La situazione nell’Ucraina dell’est

L'operazione "antiterrorismo" del governo di Kiev è fallita ancora prima di iniziare: uomini armati filorussi si sono imposti a Kramatorsk, Sloviansk e Donetsk

Soldiers from the Ukrainian Army sit atop combat vehicles as they are blocked by people on their way to the town of Kramatorsk, Wednesday, April 16, 2014. Pro-Russian insurgents commandeered six Ukrainian armored vehicles along with their crews and hoisted Russian flags over them Wednesday, dampening the central government's hopes of re-establishing control over restive eastern Ukraine. (AP Photo/Sergei Grits)
Soldiers from the Ukrainian Army sit atop combat vehicles as they are blocked by people on their way to the town of Kramatorsk, Wednesday, April 16, 2014. Pro-Russian insurgents commandeered six Ukrainian armored vehicles along with their crews and hoisted Russian flags over them Wednesday, dampening the central government's hopes of re-establishing control over restive eastern Ukraine. (AP Photo/Sergei Grits)

Aggiornamenti 22.25 – Kramatorsk è la città dell’Ucraina orientale da cui martedì è partita l’operazione antiterrorismo ordinata dal governo ucraino contro gli uomini armati filorussi che nelle ultime settimane hanno occupato gli edifici governativi di una decina di città soprattutto nella regione di Donetsk. Questa mattina a Kramatorsk diversi uomini armati col volto coperto hanno sequestrato sei mezzi militari ucraini (in circostanze che sono rimaste piuttosto confuse per tutta la giornata) e si sono diretti verso Sloviansk, poco più a nord, controllata interamente dai filorussi. Luke Harding, giornalista del Guardian, ha cercato di spiegare qualcosa di più su come sia stato possibile che degli uomini armati siano riusciti a sottrarre dei mezzi militari ai soldati ucraini. Harding scrive:

«Al nodo ferroviario di Kramatorsk, accanto a un mercato all’aperto e a un negozio che vende materiali da costruzione, una folla inferocita ha raggiunto il convoglio militare ucraino. Poi si sono aggiunti anche alcuni separatisti armati con divise militari. In pochi minuti i soldati ucraini si sono arresi. Senza che venisse sparato alcun colpo, hanno abbandonato i loro mezzi, che sono stati presi dai filorussi armati e su cui è stata messa una bandiera russa. I filorussi si sono seduti sulla parte posteriore dei veicoli e hanno fatto una specie di giro della vittoria.»

Riguardo alla provenienza degli uomini filorussi armati col volto coperto, Harding ha scritto che non hanno nascosto troppo il fatto di prendere ordini dal governo russo:

«Molti di loro sembrano essere truppe russe provenienti dalla Crimea. Alla domanda sulla loro provenienza, uno ha detto al Guardian: «Simferopoli». Come stanno andando le cose in Crimea? «Zamechatelna», ha detto in russo – splendidamente. Ha aggiunto: «Le signore anziane sono felici. Perché con la Russia le loro pensioni sono raddoppiate». È stato per caso nell’esercito ucraino e ha disertato, cambiando schieramento? «No, sono russo», ha risposto.»

La situazione molto tesa rimane a Pchyolkino, appena fuori Kramatorsk, dove un convoglio di mezzi militari ucraini diretto a Sloviansk è stato bloccato oggi da residenti locali, simpatizzanti della Russia. I soldati ucraini, non sapendo bene cosa fare – alcuni hanno detto ai giornalisti stranieri di non avere intenzione di sparare ai propri connazionali – sono rimasti fermi nello stesso punto per ore, finché non sono arrivati gli uomini armati col volto coperto in divisa militare, che vengono ormai chiamati “green men”. Dopo diversi tentativi di negoziazione, sembra che gli ucraini abbiano accettato di ritirarsi da Kramatorsk.

Nella giornata di oggi c’è stato anche un incontro di emergenza del Partito delle Regioni, la forza politica di cui faceva parte l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych prima di allontanarsi da Kiev dopo la caduta del suo governo. Secondo quanto ha riferito la giornalista Myroslava Petsa di Ukrainian Channel 5, il Partito delle Regioni ha messo a punto una bozza di risoluzione in cui chiede a coloro che stanno protestando nell’est dell’Ucraina di mettere giù le armi ed evacuare gli edifici governativi. Il ministro degli Esteri russo ha invece diffuso una dichiarazione in cui avverte il governo statunitense delle “conseguenze catastrofiche” per il suo appoggio all’Ucraina. Nella parte finale della dichiarazione si legge:

«Ora che il regime a Kiev ha fatto un tentativo di usare la forza, la retorica ufficiale della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato che sostiene che si tratti del “mantenimento della legge e dell’ordine” indica niente di meno che un endorsement per la guerra di Kiev contro il suo stesso popolo. Washington deve riconoscere le conseguenze catastrofiche di un tale sostegno azzardato».

Domani è in programma a Ginevra un incontro tra Ucraina, Russia, Stati Uniti e Unione Europea, il primo che coinvolge le quattro parti da quando è iniziata la crisi ucraina.

Punto della situazione alle 15.40 – Mercoledì è cominciata una nuova fase dell’”operazione antiterrorismo” annunciata dal governo ucraino contro i filorussi che hanno preso il controllo degli edifici governativi di diverse città dell’Ucraina orientale. Per le forze ucraine però la giornata fin qui non è andata per niente bene. Secondo le ricostruzioni fatte dalla maggior parte dei siti di news, alcuni uomini filorussi armati e col volto coperto hanno sequestrato sei mezzi militari ucraini nei pressi del campo volo di Kramatorsk. Li hanno resi distinguibili mettendoci sopra una bandiera russa, si sono diretti verso la città di Sloviansk, poco più a nord, e sono entrati nel centro che da qualche giorno è controllato interamente da uomini armati e attivisti filorussi. Durante la mattinata è circolata anche l’ipotesi che gli uomini che hanno sequestrato i mezzi militari siano in realtà soldati ucraini che hanno disertato, ma per il momento non ci sono state conferme solide per quest’ipotesi.

A map locating Donetsk, Ukraine

A Donetsk, intanto, uomini armati filorussi hanno occupato il municipio, dopo che diversi giorni fa avevano preso il controllo della sede del governo regionale. Sembra però che le attività del consiglio cittadino di Donetsk non siano state intaccate dall’azione dei filorussi: questa mattina si è tenuto un consiglio cittadino, e i giornalisti ucraini e stranieri hanno potuto entrare e uscire dall’edificio senza particolari problemi. Le richieste dei filorussi di Donetsk sono le stesse di quelle dei filorussi delle altre città dell’Ucraina orientale: un referendum per decidere sulla possibile secessione dall’Ucraina o una maggiore autonomia delle regioni, sulla base del modello di Federazione.

La risposta del governo ucraino per ora è stata piuttosto debole e confusa. Alcuni caccia ucraini hanno sorvolato le città di Donetsk e Kramatorsk, mentre un convoglio di blindati è stato bloccato da pochi residenti locali appena fuori Kramatorsk. L’unica operazione intrapresa fino ad ora dall’esercito ucraino è stata quella di ieri al campo volo di Kramatorsk, ma piuttosto limitata, considerato il numero di filorussi presenti. Sempre mercoledì la NATO ha annunciato l’intenzione nei prossimi giorni di rafforzare la sua presenza ai confini orientali ucraini.

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15.17 – A Sloviansk i filorussi si fanno fotografare insieme agli abitanti locali, divertiti.

 

 

14.50 – Intanto nel municipio di Donetsk, occupato questa mattina dai filorussi, la situazione sembra molto tranquilla: si è già tenuta una seduta del consiglio cittadino e i giornalisti possono entrare nell’edificio senza particolari problemi. Paul Sonne, giornalista del Wall Street Journal, ha scritto su Twitter: «Nell’ufficio del sindaco a Donetsk, l’edificio occupato più calmo che abbia mai visto – gli impiegati entrano ed escono, mentre gli attivisti hanno occupato il primo piano». Fuori dall’edificio è stata messa in piedi una piccola e innocua barricata.

13.43 – Russia Today ha pubblicato un video che mostra una scena piuttosto surreale nella città di Sloviansk: un mezzo militare ucraino, guidato da filorussi, fa alcune derapate mentre sulla parte anteriore è seduto un uomo armato che finge di fare il cowboy, con il fucile in aria e le urla divertite di chi assiste alla scena.

13.32 – Alcuni abitanti di Sloviansk mettono dei fiori su uno dei mezzi militari che sono entrati nella città questa mattina.

 

13.31 – Da questa mattina circola l’ipotesi che a prendere i mezzi militari non siano state milizie propriamente filorusse, ma soldati ucraini che avrebbero disertato e sarebbero passati dalla parte dei filorussi. Yuras Karmanau, giornalista di Associated Press, ha scritto che un uomo a bordo di uno dei mezzi militari ha detto di essere un soldato ucraino. Per il momento comunque non ci sono altre conferme di quest’ipotesi.

13.20 – Altra immagine di soldati ucraini che poco fa sono stati fermati da un piccolo gruppo di residenti appena fuori Kramatorsk.

13.13 – La NATO ha detto che rafforzerà la sua presenza militare sul confine orientale dell’Ucraina in mare, terra e aria.

 

12.41 – L’economia russa potrebbe entrare ancora più in crisi nel caso in cui la situazione in Ucraina dovesse peggiorare, scrive AFP.

«Il ministro dell’Economia russo, Alexei Ulyukayev, non ha menzionato specificatamente l’Ucraina ma ha ammesso che l’economia russa è stato colpita dall’aumento di incertezza dei mercati e dallo spostamento dei capitali, a causa della “situazione internazionale”. […]

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha detto martedì che la Russia rischiava di registrare una crescita pari a zero quest’anno e ha avvertito che l’economia della Russia ha affrontato “la situazione più difficile dalla crisi del 2008”, quando era entrata in profonda recessione.»

12.34 – David Blair, giornalista del Telegraph, ha scritto che sono state messe in piedi le prime barricate fuori dal municipio a Donetsk, che è stato occupato questa mattina dai filorussi.

12.29 – Associated Press ha diffuso una foto che mostra uomini filorussi col volto coperto e armati che strattonano il fotogiornalista Ilya Pitalyov, del giornale russo Kommersant, vicino ai mezzi militari con bandiera russa a Sloviansk. Ilya Pitalyov

12.23 – Russia Today ha scritto che manifestanti antigovernativi hanno proclamato a Odessa la nascita della “Repubblica Popolare di Odessa”, indipendente dal governo centrale ucraino di Kiev. Odessa si trova sul Mar Nero, nell’Ucraina meridionale vicino al confine con la Moldavia. 12.20 – Interfax ha scritto che Donetsk Railways, l’azienda ferroviaria della regione di Donetsk, ha fatto sapere che alcune persone non identificate hanno bloccato illegalmente il tratto ferroviario tra Kramatorsk e Druzhivka, a nord di Donetsk, costringendo i passeggeri a trovare modi alternativi per arrivare a destinazione.

12.00 – Intanto, nella “Repubblica Democratica di Donetsk”, che in pratica è riconosciuta solo all’interno della sede del governo regionale di Donetsk recentemente occupato dai filorussi, c’è una farmacia.

11.50 – Foto dei mezzi militari ucraini sequestrati dai filorussi.

11.42 – Alec Luhn, giornalista del Guardian, ha scritto che gli abitanti di Kramatorsk hanno bloccato il convoglio di mezzi militari ucraini fuori dalla città. Secondo Luhn, i soldati ucraini non saprebbero che fare.

 

11.35 – La situazione surreale nel municipio di Donetsk, occupato questa mattina da filorussi: ci sono uomini col volto coperto che potrebbero tenere a breve una conferenza stampa, e diversi giornalisti.

11.30 – Il giornalista Olaf Koens ha twittato un’immagine di mezzi militari ucraini con bandiera russa in centro a Sloviansk. Sembra quindi che i veicoli, sequestrati questa mattina da uomini armati filorussi presumibilmente nei pressi del campo volo a Kramatorsk, siano arrivati nella città di Sloviansk, l’unica per ora che sembra del tutto sotto controllo dei filorussi.

 

11.25 – Alec Luhn, giornalista del Guardian che si trova a Sloviansk, ha parlato questa mattina con gli uomini armati filorussi che hanno guidato i mezzi di trasporto truppe ucraini nella città di Kramatorsk: Luhn ha detto che gli uomini non hanno voluto spiegare dove hanno preso i mezzi – «dallo spazio», ha detto qualcuno, «sono venuti da soli», ha detto un altro – ma due donne del posto hanno riconosciuto uno degli attivisti, e lo hanno abbracciato. Secondo Luhn non tutte le persone che si sono radunate attorno ai mezzi militari in piazza a Kramatorsk erano lì per sostenere i filorussi.

11.11 – Si segnalano da qualche minuto movimenti di caccia ucraini su Donetsk.

11.00 – Le forze filorusse in Ucraina hanno ordine di “sparare per uccidere”, dice AFP citando una fonte a Kiev.

 

10.50 – Riepilogo fin qui: questa mattina un centinaio di uomini armati col volto coperto si sono impossessati di cinque o sei veicoli di trasporto truppe appartenenti all’esercito ucraino, presumibilmente vicino al campo volo a Kramatorsk. Dopo avere fatto un “giro celebrativo” nel centro della città, e avere posizionato in cima a uno dei veicoli una bandiera russa, sembra che i mezzi si siano diretti verso la città di Sloviansk, a circa 15 chilometri a nord.

10.45 – Il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk, riferendosi alle presunte ingerenze russe in Ucraina orientale, ha detto che la Russia vuole mettere in piedi un nuovo “Muro di Berlino”.

 

10.38 – Le prime foto di agenzia dei mezzi militari in Ucraina orientale con bandiera russa.

Ukraine

10.31 – Sembra che alcuni attivisti filorussi abbiano occupato il municipio di Donetsk, nella regione orientale di Donetsk, e chiedano un referendum per stabilire lo status della regione. A Donetsk attivisti filorussi avevano già occupato la sede del governo regionale, e avevano proclamato la nascita della Repubblica Democratica di Donetsk.

10.30 – Per capire di cosa si sta parlando, un’utile mappa di BBC dell’Ucraina orientale, con le sue città più importanti.

mappa-bbc

10.27 – Kevin Bishop, giornalista di BBC, ha twittato questo video che mostra mezzi militari nella città dell’Ucraina orientale di Sloviansk.

10.22 – Kevin Bishop, giornalista di BBC che dall’inizio della crisi si è occupato con continuità dell’Ucraina, ha commentato così le immagini che mostrano i mezzi militari di trasporto truppe attorno a Kramatorsk: «Se questo video è quello che sembra, potrebbe essere che stiamo entrando in una nuova fase del conflitto».

 

10.15 – Sei mezzi militari per trasporto truppe sono entrati nella città ucraina di Sloviansk: trasportano parecchi uomini armati che indossano divise militari diverse tra loro, mentre sul veicolo in testa al convoglio è stata messa una bandiera russa, ha detto un giornalista di Reuters. Il convoglio si è fermato fuori da uno degli edifici della città occupati dagli attivisti filo-russi.

 

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Martedì 15 aprile è iniziata in Ucraina un’operazione militare per riprendere il controllo degli edifici governativi di alcune delle città dell’est del paese, recentemente occupati da attivisti filorussi. Il primo obiettivo dell’operazione – la prima di portata significativa ordinata dal governo di Kiev dall’inizio della crisi in Ucraina – è stato un campo volo nella città di Kramatorsk, dove sembra ci siano stati anche dei feriti. Per il momento l’operazione delle forze ucraine viene definita di “portata limitata”, ma potrebbe estendersi nelle prossime ore.

Poco dopo l’inizio delle cosiddette “operazioni antiterrorismo”, il presidente ad interim ucraino Olexander Turchynov ha detto che i soldati ucraini hanno ripreso il controllo del campo volo militare a Kramatorsk, dopo uno scontro violento con i gruppi filorussi armati che l’avevano occupato. La situazione è rimasta però molto tesa anche a operazione conclusa: a un certo punto il generale Vasily Krutov, comandante dell’operazione antiterrorismo, ha lasciato la piccola base aerea per chiedere a circa 500 manifestanti che si erano radunati fuori dal perimetro di disperdersi. Prima di riuscire a rientrare alla base Krutov è stato malmenato dalla folla, e per tutte le ore successive a intervalli più o meno regolari diverse persone hanno cercato di crearsi dei varchi nella recinzione della base. I soldati ucraini hanno riposto sparando sul terreno, e diversi siti di news – tra cui il New York Times – hanno riportato che almeno due persone sono state ferite. Un sito di news russo ha detto che tra lo schieramento dei filorussi ci sono stati anche quattro morti: la notizia non è stata confermata però da altre fonti e lo stesso ministro degli Esteri russo ha detto che non era possibile confermare in maniera indipendente morti e feriti degli scontri (in compenso la notizia oggi è su molte prime pagine italiane).

Vasyl Krutov

Intanto alcuni giornalisti hanno visto diversi mezzi militari muoversi verso Sloviansk, altra città dell’Ucraina orientale dove pochi giorni fa uomini armati non identificati hanno occupato la stazione della polizia e un edificio dell’amministrazione locale. Alen Luhn, giornalista di The Nation e del Guardian, ha scritto su Twitter che sui mezzi militari sono state messe bandiere russe.

 

Come ha spiegato Simon Ostrovsky in un servizio realizzato per Vice News, a Sloviansk la situazione è molto particolare: gli attivisti filorussi non si sono limitati a occupare alcuni edifici delle autorità ma hanno preso il controllo di tutta la città, grazie ai posti di blocco sistemati sulle vie d’accesso.

Nei giorni scorsi le forze filorusse hanno preso il controllo di diversi edifici governativi di 10 città dell’Ucraina orientale, tra cui Donetsk, Luhansk e Mariupol, che si trovano molto vicino al confine con la Russia. Gli attivisti – non è chiaro esattamente chi siano: sembra che sia un insieme di attivisti locali, milizie armate non meglio specificate, e secondo gli ucraini anche militari russi – continuano a chiedere una maggiore autonomia dal governo centrale di Kiev, per lo più nella forma della Federazione, oppure un referendum per la secessione dall’Ucraina. Durante la sua visita in Ucraina orientale dello scorso 11 aprile, il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk aveva lasciato aperto alla possibilità di concedere maggiori poteri alle regioni ucraine, ma aveva escluso l’ipotesi della Federazione.

Martedì il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l’Ucraina è «sull’orlo di una guerra civile»: in una dichiarazione diffusa dalla presidenza russa, l’operazione militare avviata ieri dal governo ucraino è stata definita come «un uso incostituzionale della forza contro delle azioni pacifiche di protesta». Putin si è rivolto anche al segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, dicendo di aspettarsi una “chiara condanna” della comunità internazionale sull’operazione cominciata dal governo di Kiev.