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  • Domenica 23 marzo 2014

La NSA spiava anche la Cina?

Secondo lo Spiegel, fin dal 2009 l'agenzia di spionaggio americano avrebbe raccolto i dati di banche e funzionari del governo cinese, oltre che della società di tecnologia Huawei

US President Barack Obama (R) looks at Chinese President Hu Jintao as he speaks before a bilateral meeting at the convention center in Los Cabos, Mexico on June 19, 2012, on the sidelines of the G20 summit. World leaders and the IMF tried to inject fresh confidence into the flagging global economy at the G20 summit, dominated by Europe's growth-sapping debt crisis. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/GettyImages)
US President Barack Obama (R) looks at Chinese President Hu Jintao as he speaks before a bilateral meeting at the convention center in Los Cabos, Mexico on June 19, 2012, on the sidelines of the G20 summit. World leaders and the IMF tried to inject fresh confidence into the flagging global economy at the G20 summit, dominated by Europe's growth-sapping debt crisis. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/GettyImages)

Sabato 22 marzo il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato un articolo in cui sostiene di essere venuto in possesso di alcuni documenti riservati – diffusi dall’ex analista statunitense Edward Snowden – riguardo le attività di sorveglianza della National Security Agency (NSA, l’agenzia di spionaggio degli Stati Uniti) nei confronti del governo cinese e di alcune grandi società del paese come Huawei Technologies. Tra le persone di cui il governo americano ha raccolto e accumulato dati privati fin dal 2009, secondo lo Spiegel, ci sono l’ex presidente Hu Jintao, il ministro del Commercio e altri funzionari di governo e di banche cinesi.

La Huawei è una delle più grandi società al mondo produttrici di smartphone, tablet, altri dispositivi elettronici e sistemi per le telecomunicazioni, con circa 150 mila dipendenti in tutto il mondo e 28 miliardi di euro di fatturato annuo. All’inizio del 2009, secondo lo Spiegel, la NSA ha iniziato un’intensa attività di spionaggio delle attività della Huawei: un’unità speciale sarebbe riuscita a infiltrarsi nella rete interna della società e nell’archivio delle mail, riuscendo a copiare – tra le altre cose – i dati di 1400 clienti, oltre che una serie di documenti interni e di file contenenti i codici sorgente dei software dei prodotti Huawei. Questa operazione, prosegue lo Spiegel, sarebbe stata resa possibile dal fatto che Huawei smista tutte le mail dei suoi impiegati verso un ufficio centrale in Svizzera, ed è lì che la NSA sarebbe riuscita a intercettare i dati.

Lo Spiegel riporta che in un passaggio di uno dei documenti interni utilizzati dalla NSA si legge: “Al momento abbiamo accesso a talmente tanti dati che non sappiamo cosa farne”. Bill Plummer, portavoce di Huawei, ha commentato le rivelazioni di Spiegel dicendo che, se fossero confermate, “sarebbe piuttosto ironico che quello che stanno facendo a noi gli americani sia da sempre quello per cui accusano i cinesi”, e ha aggiunto che l’azienda non ha alcun rapporto particolare con il governo cinese tale da giustificare un’operazione di spionaggio.

Caitlin Hayden, portavoce della NSA, non ha commentato la notizia diffusa dallo Spiegel ma ha ribadito una posizione già assunta altre volte dall’agenzia, e cioè che le attività di spionaggio sono orientate verso la sicurezza degli Stati Uniti. Hayden ha anche aggiunto che la NSA non condivide con aziende americane nessuno dei dati raccolti per creare eventuali vantaggi competitivi. Lo Spiegel ricorda che uno dei principali concorrenti commerciali di Huawei è la società americana Cisco System, specializzata nella produzione di apparati di networking.

Lo Spiegel è il settimanale che già nello scorso ottobre ha pubblicato l’articolo su una delle più discusse attività di sorveglianza della NSA: le intercettazioni effettuate negli ultimi anni sul telefono del cancelliere tedesco Angela Merkel.

Lunedì 24 marzo il presidente Barack Obama incontrerà l’attuale presidente cinese Xi Jinping all’Aia, nei Paesi Bassi, nel corso di un viaggio di sei giorni in Europa per discutere della crisi in Ucraina. Michelle Obama è invece in visita ufficiale in Cina per dieci giorni, insieme alle figlie e alla madre.

Foto: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e l’ex presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao, al G20 a Los Cabos, Messico, il 19 giugno 2012.
(JEWEL SAMAD/AFP/GettyImages)