Governo Renzi, cosa succede oggi

A partire dalle 14 il presidente del Consiglio espone il suo programma e chiede la fiducia al Senato: quali sono i numeri

Lunedì 24 febbraio il governo Renzi affronterà il suo primo passaggio parlamentare, chiedendo la fiducia dopo il giuramento dei ministri avvenuto sabato 22 febbraio al Quirinale alla presenza del presidente Napolitano. Si inizierà con il Senato nel pomeriggio di lunedì, mentre la Camera voterà il giorno seguente. Ottenuta la fiducia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e i suoi ministri potranno avviare la loro attività di governo vera e propria.

Regole
L’articolo 94 della Costituzione prevede che il governo si presenti alla Camere “entro dieci giorni dalla sua formazione” per ottenere la fiducia. Il voto avviene “per appello nominale” con una mozione che deve essere discussa e motivata sia al Senato sia alla Camera. La fiducia viene chiesta naturalmente a governo già formato sulla base delle consultazioni effettuate nei giorni precedenti dal presidente della Repubblica, e successivamente dal presidente del Consiglio incaricato.

Discorso
Come da prassi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi terrà un discorso in Parlamento nel quale sono elencati i punti principali del proprio programma di governo. Stando ad alcune anticipazioni fornite ieri da Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e uno dei più stretti collaboratori di Renzi, il discorso affronterà soprattutto il tema del lavoro, della sburocratizzazione e di alcune modifiche alle rendite finanziarie. Sul fronte delle riforme, Renzi parlerà della necessità di approvare una nuova legge elettorale, delle modifiche al Titolo V della Costituzione e della fine del bicameralismo perfetto. Potrebbe esserci anche un invito ai parlamentari del Movimento 5 Stelle a valutare le singole proposte quando saranno alle Camere, benché sia chiaro che non voteranno la fiducia al nuovo governo.

Numeri
Al Senato, il governo Renzi avrà bisogno di superare la maggioranza assoluta di 161 per avere un minimo di stabilità. Rientrate le preoccupazioni legate a possibili voti contro da parte di alcuni senatori del Partito Democratico che fanno riferimento a Pippo Civati, i voti a favore dovrebbero oscillare tra i 175 e i 176. Salvo sorprese voteranno sì alla fiducia: Partito Democratico, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, Per l’Italia, Autonomie, tre senatori fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e cinque senatori a vita. Renzi dovrebbe quindi avere un margine di circa 15 voti a favore al Senato per governare. Alla Camera, dove il PD alle scorse elezioni ha ottenuto il cospicuo premio di maggioranza, i voti a favore saranno molti di più.

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Tempi
La seduta in Senato inizierà alle 14 e si aprirà con il discorso di Renzi. Seguiranno il dibattito dei senatori e successivamente la replica di Renzi. Ogni partito esprimerà poi la propria dichiarazione di voto e infine il presidente del Senato indirà la votazione. Ogni senatore sfilerà sotto i banchi della presidenza annunciando il proprio voto a favore o contrario. La procedura richiede tempo: il governo riceverà probabilmente la fiducia nel tardo pomeriggio. Martedì mattina sarà il turno della Camera.